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Vin de soif: i vini leggeri tornano in auge 

Con il termine vin de soif in Francia si indicano i vini leggeri, ovvero quei vini che per struttura e gradazione alcolica che sono piacevoli da bere e che scorrono facilmente in bocca. Un tempo li chiamavamo beverini, poi questo termine è diventato sinonimo di scarsa qualità e i vini leggeri sono entrati nel cono d’ombra dei cosiddetti vini da meditazione.  

Se quelli da meditazione sono generalmente dei rossi corposi che hanno bisogno di decantare prima di essere bevuti, richiedono tempo nell’assaporare e anche pasti strutturati per accompagnamento, i vin de soif hanno occasioni d’uso opposte. Immaginate di tornare a casa distrutti dal traffico e da una giornata calda. Perché aprire una bibita o una birra quando si ha a disposizione un vino dissetante e fresco per ritornare alla pace?  

Gruppo di ragazzi beve un vino leggero rosato

Una bassa gradazione alcolica 

Questi vini si inseriscono in una tendenza già verificata sul mercato del vino: rappresentano un’alternativa valida ai classici vini strutturati e incontrano le esigenze dietetiche e di salute a cui gli acquirenti guardano con sempre maggiore attenzione.  

Come abbiamo spigato in un precedente articolo sulla fermentazione, i vini leggeri o vin de soif sono tendenzialmente vini giovani, in cui la fermentazione viene interrotta presto, intorno ai 4-7 giorni. Si tratta di una notevole differenza se si pensa che i rossi corposi possono arrivare a più del doppio. Di conseguenza la produzione di alcol sarà più bassa e il gusto più morbido e fruttato.  

Quali sono i vin de soif? 

Calice di lambrusco con tortellini - tipico vin de soif leggero bologna

Bisogna rimarcare che i vini giovani o leggeri non sono necessariamente vini di scarsa o media qualità. Si tratta di vini ottimi che tra le altre cose hanno spesso un ottimo equilibrio di prezzo. Come regola generale, i vini con una gradazione alcolica sotto il 13% di alcol sono considerati vini leggeri.

I rosati hanno un posto d’onore in questa categoria: sono certamente vini di facile beva e per le loro caratteristiche organolettiche sono molto piacevoli al palato e con un bouquet accogliente e fruttato. Basti pensare a RosaMati 2022 di Fattoria Le Pupille e Visione Rosato 2022 di Feudi San Gregorio che hanno vinto diversi riconoscimenti internazionali.

Altra categoria sono i vini prodotti con metodo ancestrale, anche detti Pet-Nat, e i vini frizzanti come i vini tradizionali emiliani (Pignoletto e Lambrusco, ad esempio). Su xtraWine trovate una vasta selezione di queste categorie. Qui vi segnaliamo: Lambrusco Spumante Metodo Ancestrale Rosé Phermento 2022 di Medici Ermete e Spumante Brut Pignoletto 2020 di La Macina.

Infine, la categoria più rappresentativo dei vin de soif, ovvero i bianchi. Potremmo sbizzarrirci perché la selezione disponibile sul nostro sito è sterminata, ma restringendo il campo ai vigneti tipici di questo tipo di prodotti (Pagadebit, Bombino bianco, Vernaccia, Vermentino, Malvasia, Moscato ed altri) vi segnaliamo: Cantina Forlì Predappio Tratti D’Autore Pagadebit 2022, Tenute Perda Rubia Lanùra 2022 e Roeno Riesling Renano Collezione di Famiglia 2018.

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