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Ecco il vino di Donald Trump, il nuovo presidente degli Stati Uniti

Con 279 grandi elettori, e una rimonta ritenuta quasi impossibile alla vigilia del voto, Donald Trump è stato ufficialmente eletto nuovo presidente degli Stati Uniti, superando sul filo di lana Hillary Clinton, che non ha sfondato neppure negli Stati più marcatamente democratici. Non sappiamo con cosa abbia brindato il magnate alla notizia del successo, ma è probabile che abbia stappato almeno una bottiglia del vino prodotto in famiglia.

Il vino di Trump

Forse non tutti sanno che, infatti, tra le tantissime attività portate avanti da Donald Trump (non solo imprenditore, ma anche protagonista del mondo dei media, in particolare per la trasmissione The Apprentice, nota anche in Italia) c’è anche un’azienda vitivinicola. È nel 2011, infatti, che il nuovo presidente degli Stati Uniti ha comprato per la cifra da capogiro di 20 milioni di dollari una tenuta in Virginia, fra le più grandi dello Stato, lanciando la Trump Winery che poi ha lasciato nelle mani del figlio Eric. È in questo terreno che viene prodotto il vino omonimo, Trump Winery, che è stato utilizzato anche nella campagna elettorale e che adesso può essere ufficialmente considerato il vino del Presidente degli Stati Uniti d’America.

Dov’è la tenuta di Trump

Situata nella Virginia centrale, ai piedi delle Blue Ridge Mountains, la splendida tenuta del 45esimo presidente americano si trova a poche miglia da Highland di James Monroe e Monticello di Thomas Jefferson; l’azienda si estende per 800 ettari, di cui 81 dedicati esclusivamente ai vigneti, che la rendono il più grande vigneto del territorio della Virginia e della costa orientale degli Stati Uniti. La produzione comprende vini bianchi e vini rossi che, pur non essendo ancora ai livelli dei grandi marchi storici, hanno già ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.

Il vino della Casa Bianca

La recente campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti ha visto, accanto ai tanti momenti di polemica per le dichiarazioni del magnate (spesso lontane dal “politically correct”), anche un momento speciale di promozione per il Trump Winery, che Donald Trump ha portato sul palco nel corso di un dibattito pubblico, offrendolo a una vetrina pubblicitaria davvero ampia. Non resta che attendere per vedere il momento in cui il vino di Trump varcherà anche i confini della Casa Bianca, diventando forse la più importante (almeno politicamente) bottiglia del mondo.

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