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DALLA VIGNA AL CALICE PER SCOPRIRE LE CUVEE DELAROCQUE

Dopo aver conosciuto Delarocque, grazie all’intervista con il direttore generale Franco Descalzi; scopriamo il processo produttivo delle tre linee di champagne della Maison. Com’ era già stato accennato in precedenza, il processo produttivo basato sul metodo classico o “Champenoise” è seguito da un ristretto numero di esperti altamente qualificati che si occupano di ogni sua fase: dalla pigiatura delle uve, alla fermentazione, all’imbottigliamento e all’applicazione manuale delle etichette.

Delarocque champagne

Ogni anno, durante la vendemmia, vengono selezionate le migliori uve attraverso un metodo di raccolta manuale. I grappoli vengono colti solo se hanno raggiunto la corretta maturazione e vengono riposti con attenzione in cassette pronti per essere trasportati al torchio. Quest’anno, la vendemmia è iniziata il 18 agosto e si è protratta fino al 3 settembre, secondo le caratteristiche geografiche, si hanno climi differenti e quindi tempi diversi per la maturazione delle uve. Giunti alla pressa, si opera con la vinificazione in bianco cioè la spremitura che avviene in modo soffice con presse orizzontali prestando attenzione a non rompere i gambi e i vinaccioli. Il risultato della spremitura fluisce per gravità in vasche in resina epossidica, per poi passare in vasche di acciaio inox termoregolate per la prima fermentazione che ha la durata di alcune settimane.

Successivamente, il vino viene lasciato riposare per almeno 6 mesi. Successivamente, si passa all’assemblaggio, dove il vino di riserva, in francese “cuvée” ovvero il risultato delle vendemmie degli anni precedenti, viene prima accuratamente conservato per diversi anni e associato poi alle uve vendemmiate, in questo caso del 2017. Per l’assemblaggio di champagne Delarocque, sono stati usati i vini di riserva del 2016, 2015 e 2014. In tutte e tre le linee c’è una presenza del 30% di “vin de réserve” e del 70% di vino nuovo. Questo permette alla maison di rendere riconoscibile nel tempo il suo prodotto, mantenendo costanti le caratteristiche organolettiche e lo stile Delarocque.

Delarocque vigneto

La fase successiva è quella dell’imbottigliamento, alla quale segue l’aggiunta del “liquer de tirage”, uno sciroppo zuccherino composto da lieviti e zucchero. Alle bottiglie viene applicato un tappo a corona con al suo interno una capsula per contenere le fecce che si depositeranno dopo il “remuage”. Le bottiglie vengono accatastate in una stanza buia e fresca, dove avviene la seconda fermentazione alcolica quindi i lieviti trasformano gli zuccheri in alcool e anidride carbonica. Terminata la seconda fermentazione alcolica, si passa all’affinamento, che ha la durata di tre anni. Grazie alla morte dei lieviti e al deposito delle loro cellule sul fondo si sviluppano gli aromi dello champagne.

Concluso l’affinamento, le bottiglie vengono collocate sulle “pupìtre” dei cavalletti di legno forati dove vengono ruotate manualmente, in francese “remuage”, e inclinate progressivamente con il fine di far disporre il deposito nel collo della bottiglia in prossimità del tappo. La fase successiva è il “dégorgement”, dove si ghiaccia il collo delle bottiglie con un liquido refrigerante per intrappolare il sedimento; si inserisce in un macchinario che le stappa e grazie alla pressione interna delle bottiglie il residuo viene espulso.

Segue la fase del dosaggio, in cui si effettua il rabbocco con il “liqueur d’expédition”, una miscela denominata MCR (mosto concentrato rettificato), un concentrato d’uva utile per aggiungere il volume del liquido perso durante la sboccatura. Giunti nella penultima fase del processo produttivo, le bottiglie vengono tappate con il tappo di sughero e la gabbietta metallica, per poi riposare ancora 6 mesi in modo che il vino si amalgami alla perfezione con il “liqueur d’expédition”.

Delarocque bottiglie champagne

Una volta che lo champagne è pronto, viene applicata manualmente alle bottiglie l’etichetta di peltro francese prodotta artigianalmente. La forma dell’etichetta richiama la foglia di vite e al suo interno sono incisi il fusto e gli acini. In base alla colorazione dell’etichetta, è possibile distinguere la tipologia di champagne: argento per lo champagne Blanc de Blancs, oro rosa per lo champagne Rosé e oro per lo champagne Brut. La maison ci tiene a sottolineare che le piccole differenze tra i vari prodotti non devono essere considerate un difetto, ma delle caratteristiche uniche e distintive in quanto il processo di lavorazione manuale porta con sé delle micro-imprecisioni che esaltano ancora di più l’eleganza e la raffinatezza del prodotto.

Champagne Delarocque Blanc de Blancs

Delarocque Blanc de Blancs

Purezza ed eleganza sono le caratteristiche essenziali di Delarocque Blanc de Blancs prodotto con solo uva Chardonnay proveniente dalla Côte de Blancs con una buona predominanza da paesi Grand Cru. Il suolo è composto da argilla e calcare formatosi all’inizio del cenozoico; il terreno è lavorato senza insetticidi, senza erbicidi e concimato con i fertilizzanti organici. Il 40% dell’uva Chardonnay proviene da vitigni Grand Cru di Le Mesnil sur Oger, nello specifico da 13 appezzamenti situati in cima, a mezza pendenza e alla base della collina; da un appezzamento di Oger situato a media pendenza. Il restante 60% da sei parcelle di Montguex (Cru de l’Aube).

  • Note di degustazione

All’occhio risulta giallo paglierino con dei riflessi luminosi di color oro che brillano sospinti da una fine effervescente. Le sottili note floreali ricordando i profumi degli alberi in fiore di frutta gialla e agrumi. Ad ogni assaggio si nota la morbidezza, la rotondità e il grande equilibrio che rivelano un bel finale ampio e generoso al palato con una piacevole mineralità e una fresca acidità.

  • Dal calice al piatto

Lo champagne perfetto per l’aperitivo. Si abbina benissimo con i piatti a base di pesce, in particolare con il carpaccio di crostacei, alle capesante o a un semplice branzino alla griglia. È ideale anche per accompagnare i formaggi leggeri dal gusto delicato.

Champagne Delarocque Rosé

 Champagne Delarocque Rosé

Brillante e passionale sono i caratteri distintivi di Delarocque Rosé che nasce dal perfetto assemblaggio di due tipi di uve differenti: Pinot Noir e Chardonnay. L’assemblaggio è composto per il 10% da Pinot Noir di Vertus, denominazione Premier Cru, proveniente da una parcella di media pendenza e dal 90% di vitigno Chardonnay di Le Mesnil sur Oger, Grand Cru, originario da 13 appezzamenti collocati in cima, a metà e a valle della collina e da un terreno di Oger a media pendenza. La viticoltura è praticata in modo sostenibile con certificazione HVE3 e VDC.

  • Note di degustazione

All’occhio risulta di colore rosa antico con riflessi ambrati e un perlage persistente. I frutti rossi sorprendono sia il naso che il gusto, per l’intensità aromatica e la piccantezza della fragola e del lampone che coesistono perfettamente con leggere note di ribes nero che regalano al palato un finale setoso, fresco e leggermente speziato.

  • Dal calice al piatto

Ideale per un aperitivo a base di salumi o per accompagnare un piatto di portata come il vitello al tartufo, l’anatra confit o il salmone selvaggio. Si sposa benissimo anche per essere accompagnato da cioccolatini dal cuore fondente o macarons per un momento ricco di passione.

Champagne Delarocque Brut

 Champagne Delarocque Brut

L’innata classe e l’inconfondibile eleganza è l’emblema di Delarocque Brut, che nasce dalle più antiche tradizioni di assemblaggio di champagne riunendo al suo interno le tre trame più famose delle regioni. Il brut è la prima linea di champagne creata da maison Delarocque. La cuvée è composta per il 30% di Chardonnay di Montgueux che dona mineralità; dal 60% di Pinot Noir originario di Montgueux, Le Breuil, Fontaine sur Ay, Vertus che dà al vino corposità e dal 10% di Pinot Meunier proveniente da La Chapelle-Monthodon che conferisce morbidezza.

  • Note di degustazione

All’occhio risulta di colore paglierino con riflessi color smeraldo che accompagnano un perlage sottile. Al palato risulta delicato e deciso grazie alla rotondità del Pinot Meunier, che attribuisce morbidezza e armonia con una bella espressione di frutta sul finale, che dona un profumo fruttato e affascinante.

  • Dal calice al piatto

È l’abbinamento ideale per i calamari grigliati e i frutti di mare in generale, le carni bianche e i pesci d’acqua dolce. È anche perfetto per accompagnare un aperitivo a base di sushi e sashimi.

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