Come tutte le cose belle, anche Fontanafredda nasce da una storia d’amore, quella tra il primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II, e Rosa Vercellana, alla quale il futuro Sovrano donò, nel 1858 come pegno d’amore, il terreno dove oggi sorge la cantina.
Da sempre Fontanafredda è una comunità unita intorno al rispetto della terra, oggi coltiva oltre 120 ettari vigneti certificati a BIOLOGICO, che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia, nel segno di una nuova prospettiva: il Rinascimento Verde.
Il Barolo di Fontanafredda
Il Barolo, il Re dei Vini e il Vino dei Re, ottenuto da uve Nebbiolo in purezza, nasce a metà dell’Ottocento grazie a Carlo Alberto di Savoia e alla Marchesa di Barolo Giulia Colbert Falletti. Prodotto esclusivamente nel cuore delle Langhe sulle colline di 11 comuni, tra cui Serralunga d’Alba, dove, da oltre 160 anni, Fontanafredda produce affermandosi come una cantina pioniera di grandi innovazioni: nel 1886 spedisce il primo Barolo oltreoceano; nel 1964 nasce il Barolo Vigna La Rosa, primo Barolo con indicazione della vigna in etichetta, e nel 1988 viene prodotto il primo Barolo a menzione comunale, vinificando separatamente le uve del comune di Serralunga d’Alba.
Fontanafredda è uno dei più grandi produttori privati di Barolo, rappresentando circa il 6% dell’intera denominazione. Barolo iconici come il Barolo Serralunga d’Alba e il Barolo classico, o piccole produzioni di nicchia come il Barolo Vigna La Villa e Vigna La Delizia, risalenti all’epoca reale volute da Emanuele Alberto, figlio del primo Re d’Italia, e che con la magnifica vendemmia 2019 Fontanafredda non poteva non vinificare; Vigna La Rosa, Vigna Gallareto, Vigna S. Pietro, Vigna Bianca e Barolo Riserva Bussia, oppure l’M.G.A. Fontanafredda.
Attraverso ogni Barolo, Fontanafredda, racconta le sfumature di un territorio, dal suo al clima, alle persone che in ogni singola MGA, ancor di più in ogni singola vigna, hanno la capacità di evidenziarne le qualità e l’unicità, esaltando la biodiversità delle Langhe.
Scopriamo insieme alcuni iconici Barolo di Fontanafredda
Barolo DOCG del Comune di Serralunga d’Alba 2019
Barolo DOCG del Comune di Serralunga d’Alba 2019: il secondo capitolo del progetto Renaissance che, per questa annata, presenta come valore fondante la fiducia.
Fiducia in noi stessi. Fiducia nell’umanità. Fiducia in un mondo migliore.
Un Barolo dal colore luminoso, rosso rubino con riflessi granato brillante, che al naso presenta un’intrigante florealità ricordando la rosa appassita e il sottobosco. Il profumo intenso lascia poi spazio a sentori più speziati, complessi ed eleganti. In bocca è setoso, ma allo stesso tempo teso, avvolgente e vibrante. Il tannino è giovane ed energico, esprime tutta la potenzialità di invecchiamento tipica di un grande Barolo.
Barolo DOCG Vigna La Rosa
Vigna La Rosa, la vigna più rappresentativa e storica di Fontanafredda. Dedicata a Rosa Vercellana, da cui prende il suo nome, proprio perché i vini che nascono ricordano profumi floreali derivanti da questa lingua di terra, ricca di sabbia calcarea e marne.
Situata nel cuore dell’ M.G.A. Fontanafredda nella parte finale di Serralunga, famosa per la sua eleganza e profondità. Una vigna che da vita a un Barolo profondo, lungo e caldo.
Barolo DOCG Proprietà in Fontanafredda
L’ M.G.A. che ha dato il nome a Fontanafredda, un anfiteatro di vigneti annoverato tra le 181 M.G.A. che compongono il Barolo. Siamo nella parte iniziale del comune di Serralunga d’Alba, unico per la sua finezza ed eleganza.
Un Barolo che desidera esprimere le proprie radici in una trama tannica fitta e setosa, ma allo stesso tempo si propone come mentore di freschezza. Distinte note floreali e frutti rossi al naso, che terminano con sensazioni che ricordano la resina di pino, la canfora e la confettura di albicocca. Al palato è fresco, ricco, con note di liquirizia e pepe rosa.
Barolo DOCG Riserva
Prodotto solo in alcuni millesimi, quando la natura supera la mano dell’uomo, selezionando secondo la tradizione solo le migliori uve provenienti dai vigneti di proprietà storicamente meglio esposti.
Un vino che regala grandi emozioni: sin dal colore rosso granato intenso, con riflessi rubini. Il profumo è netto e intenso, con sentori di ciliegia e spezie come la noce moscata ed il pepe. Il sapore è caldo, morbido, con tannini dolci e vellutati.
Barolo Chinato
Il Barolo dopo il Barolo, una coccola per il fine pasto e un ottimo aperitivo se servito fresco con ghiaccio, seltz e arancia.
Vino fortificato grazie all’aggiunta di alcol, caratterizzato dall’unione di una miscela di spezie e china calissaia. All’olfatto l’aroma è di grande intensità, complesso. Forte è la prevalenza della china calissaia, che lascia trasparire sentori netti di cannella e chiodi di garofano. Una specialità ideale per conquistare il palato dei tuoi ospiti.