Un colpo di genio
È un placido giorno d’estate. I raggi del sole bagnano le generose colline toscane che si affacciano sul mare di Castiglion della Pescaia. Una brezza soave si leva in volo, accarezzando le vigne, che si lasciano cullare. Il cielo azzurro incornicia l’opera della natura, dipingendo uno scenario fiabesco. Immerso in questo paradiso, Pierangiolo Piccini passeggia tra le viti. I suoi passi affondano nella calda terra, come a bearsi del suo materno calore.
D’un tratto si arresta, gonfia i polmoni con la limpida aria marina e lascia scivolare i suoi occhi lungo i ritmici saliscendi dei filari. Il suo sguardo assorto si illumina: sa che questo lembo di terra custodisce le premesse per realizzare dei capolavori enologici. Nello spazio di un attimo, l’istinto di Pierangiolo anticipa i calcoli agronomici, scrutando orizzonti che solamente un artista riesce ad immaginare. Deciso ad inseguire il suo intuito, Pierangiolo investe su queste colline acquisendo Tenuta Moraia, il colpo di genio di un maestro del vino.
Anni dopo, i suoi eredi decidono di celebrare la sua geniale lungimiranza con un delicato omaggio: Perpiero, un vino sontuoso ed elegante che affonda le sue radici tra quei filari che conquistarono il cuore di Pierangiolo.
I vigneti di Perpiero: un gioiello inestimabile
Ogni sorso di Perpiero rammenta la sua sublime terra d’origine, incastonata al centro di tre piccole valli, nel palcoscenico della splendida Maremma toscana. Qui, la commovente dolcezza delle colline toscane si fonde con la spuma delle onde, in un eterno gioco di seduzione, sotto la regia dei placidi raggi del sole. Anche il sottosuolo rivela l’antica storia di questo spicchio di Toscana, donando i suoi affascinanti echi marini. In superficie, invece, un manto di argille grigio azzurre e rosse, attraversato da calcare a macchie e da conglomerati calcarei, crea le premesse per un suolo d’eccezione che esalta il Sangiovese, svelandone tutto il potenziale tannico e celebrando la sua vigorosa struttura. Il ricco mosaico di influenze ed echi aromatici viene completato da altri vigneti su versanti meno impervi, dal carattere sabbioso e ciottoloso, che demandano alle uve tipiche dei grandi rossi bordolesi il prestigioso compito di interpretare il terroir.
Accarezzate dalle dolci brezze marine, le viti crescono rigogliose sulle soglie del bosco, lungo un sentiero naturale che unisce l’entroterra maremmano al mare. Le fresche correnti che spirano dalle onde e le abbondanti piogge stemperano l’arsura del clima, mitigando le temperature e rendendo questo fazzoletto di terra un piccolo gioiello di inestimabile rarità. Le eccezionali peculiarità climatiche, uniche nel contesto maremmano, garantiscono maturazioni lunghe e costanti, dentro la cornice di una natura rigogliosa e di una impressionante biodiversità. Nell’incredibile scenografia di queste colline prosperano in armonia api, ulivi e boschi; mentre coltivazioni ordinate dalla mano dell’uomo e porzioni di territorio selvaggio si inframezzano a filari di viti che godono del ricco ecosistema. In questo angolo di Toscana, scovato dal fiuto di Pierangiolo, la natura si è sbizzarrita, creando un prezioso caleidoscopio che si riflette nel calice di Perpiero.
Un tesoro di grazia ed eleganza
Solamente due vigneti, appositamente dedicati, ricevono l’onore di donare le migliori uve Sangiovese e Cabernet alla maestosa grazia di Perpiero, contenuta in poche migliaia di prestigiose bottiglie. Grazie alle frequenti follature, il vino acquista una preziosa ed intensa profondità cromatica, una sontuosa complessità e una setosa trama tannica.
Il Sangiovese affronta il suo affinamento in botti di Slavonia da 15 hl, mentre il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc riposano in barriques di rovere francese. Trascorsi i primi 12 mesi si effettua il taglio finale, il vino così assemblato termina il suo viaggio in barriques francesi di secondo passaggio, dove resterà per un ulteriore anno. Infine, prima di essere immesso sul mercato, Perpiero riposa in bottiglia per ulteriori 6 mesi.
Perpiero brilla nel calice con il suo rosso intenso e seducente. Al naso spande il suo incantevole concerto di aromi fruttati, in cui risuonano le gentili armonie di more selvatiche, ciliegia, rosa e melograno, rinfrescate dal tocco prelibato dell’arancio rosso. La sensazionale freschezza è accompagnata dal canto balsamico di menta, anice, salvia ed elicriso, attraversato dalle intriganti sfumature della viola, tipiche del Sangiovese; mentre una punta di senape esalta la piccantezza dei vitigni. Perpiero accarezza soavemente il palato, deliziando le papille gustative con la sua succulenta sapidità iodata, che rinvigorisce ad ogni sorso le prelibate sensazioni fruttate di sottobosco.
Sangiovese e Vermentino: l’espressione della Maremma
Le pregiate vigne di Tenuta Moraia sono la patria di altre due raffinate declinazioni della Maremma toscana: il Sangiovese e il Vermentino.
Il Sangiovese è una poesia d’amore dedicata al vitigno omonimo, arricchito da una piccola componente di Alicante. Verace e schietta interpretazione della terra maremmana, questo vino sfoggia con orgoglio le sue radici nell’opulento bouquet fruttato, dove le gustose note di more e lamponi si fondono con le reminiscenze floreali, in un valzer delicato e avvolgente. Il sorso rivela una sfiziosa morbidezza, intessuta in una trama tannica vellutata e soave.
Seducente come il brillante sciabordio delle onde, il Vermentino racconta la struggente storia d’amore tra la Maremma e il mare. Le sue poetiche fragranze floreali si intrecciano con l’incanto balsamico delle erbe fresche. Il palato si lascia sedurre dal meraviglioso abbraccio di agrumi, anice e zenzero; mentre sullo sfondo si agitano le preziose reminiscenze marine.
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