Viaggiando nella Champagne, visitando e incontrando piccoli e grandi produttori ciò che si intuisce immediatamente è che la “Regola” nello stile è che non ci sono regole! Quella libertà creativa di cui ogni produttore di vino vorrebbe usufruire. Il concetto stesso di Cuvée implica l’utilizzo massimo di tutte le variabili. Non è un caso che in Champagne si parli di “Maison” piuttosto che di “Chateau” e dei nomi di famiglia dei fondatori, a testimoniare una ricetta unica, uno stile unico dell’azienda.
Moratti mettendo il proprio nome sull’etichetta dichiara un suo stile unico ed originale nel metodo classico. Uno stile elegante, raffinato, ma anche di sostanza e spessore perché si basa sul Pinot Nero. Un Blanc de Noir che sfrutta una giusta maturazione delle uve rosse per esprimere frutto e spessore con un aggiunta di zuccheri minima se non assente (da extra Brut a Pás Dosè i dosaggi) per donare verticalità al frutto con una naturale freschezza. Il tutto avviene attraverso un attento e consapevole processo empirico basato sull’analisi quotidiana e sulle scelte conseguenti sin nei minimi dettagli in funzione del miglior risultato: cioè un amore per il proprio del lavoro, uno spirito creativo, una modalità arti-giana.
Il lavoro in atelier Moratti
Dal principio vengono vinificati i diversi vigneti e le diverse esposizioni separatamente per capire come sfruttare al meglio la stagione nel successivo blend (Cuvée), poi si sceglie quale partita può passare dal legno. Nella successiva primavera si fanno le Cuvée per la rifermentazione in bottiglia e si sceglie chi potrà rimanere più a lungo sui lieviti.
Infine dopo almeno 3 anni e fino ai 7 , ad ogni sboccatura, la susseguente aggiunta di zucchero nella liquer viene valutata di volta in volta per mantenere la cifra stilistica di Moratti: l’eleganza, equilibrio tra bolle, frutto e verticalità.
Cuvée ‘More Pás Dosè o Brut , la Cuvée dell’ Angelo 72 mesi sui lieviti, il Rosè vintage naturale, e altri vini che usciranno in piccolissime quantità esclusive , sono tutte espressioni dello stile “Moratti”: l’eleganza nel metodo classico. Un’ eleganza che riprende lo stile di vita e di pensiero legato al Castello di Cigognola: il Castello è stato decorato meravigliosamente dal maestro architetto Mongiardino, ed è parte del FAI . È circondato da un bellissimo giardino disegnato da Paolo Peirone , che guarda le colline gentili e rigogliose di questa regione naturalmente vocata al Pinot Nero.
Interviste esclusive dal mondo del vino ed approfondimenti da chi fa del vino una ragione di vita, di business e di cultura.