Piccole quantità di uva sana e di qualità, con il Sangiovese in prima linea
L’annata 2021 a Badia di Morrona è stata a tratti complessa ma gestita al meglio dalle maestranze della storica tenuta nel cuore delle Terre di Pisa, che hanno trasformato le criticità̀ in opportunità̀ qualitative, soprattutto sul fronte del Sangiovese.
Il proprietario Filippo Gaslini Alberti racconta: “Siamo partiti con la gelata e abbiamo concluso con un clima molto più secco e asciutto, a tratti siccitoso – tutto questo ha ridotto molto i volumi della vendemmia ma grazie alle condizioni più temperate di settembre e al supporto della nostra squadra, coordinata dall’agronomo Valerio Barbieri e dagli enologi Adolfo Benvenuti e Giorgio Marone, siamo riusciti a portare in cantina uva sana e di alta qualità, a partire dal Sangiovese.” Conclude il produttore: “Questo ci fa ben sperare per alcuni dei nostri vini più rappresentativi, primo tra tutti il cru VignaAlta ma anche i Chianti Sodi del Paretaio, annata e Riserva”.
La gelata tardiva di aprile, dopo Pasquetta, ha intaccato le vigne della tenuta a macchia di leopardo, colpendo filari interi e risparmiandone altri a pochi metri di distanza. Il Sangiovese, uno dei vitigni su cui Badia di Morrona punta da anni, ha resistito alle condizioni avverse e in alcune vigne è rimasto illeso al 100% – è il caso del cru VignaAlta.
In seguito, Badia di Morrona ha fronteggiato bene il caldo torrido culminato nei primi 15 giorni di agosto grazie all’irrigazione di soccorso, possibile per la ventina di ettari della tenuta più delicati sul fronte del fabbisogno idrico e, in generale, le piogge di settembre hanno reidratato in maniera efficace anche le altre uve.
La vendemmia si è così svolta a step, nel rispetto dei tempi di maturazione di ogni vitigno e di ogni vigna. Hanno dato il “la” le uve bianche più precoci (Chardonnay e Viognier) e poi le uve da rosato, che sono entrate in cantina a metà settembre, mentre nella seconda metà del mese sono stati raccolti prima il Sangiovese e poi i Cabernet, concludendo la raccolta il 1° ottobre.
In quest’annata, intensità e concentrazione saranno probabilmente la cifra dei vini di Badia di Morrona, anche se la freschezza intrinseca di alcuni vitigni, come nel caso del Sangiovese, donerà ai vini la grazia necessaria per raggiungere un equilibrio perfetto, in un’accezione più spensierata e immediata nel caso di vini come i Chianti Sodi del Paretaio e più profonda per quanto riguarda vini a tiratura limitata come VignaAlta.
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