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N’Antia e VignaAlta

Le due prospettive di Badia di Morrona raccontate nell’annata 2017

Badia di morrona

N’Antia e VignaAlta sono i due vini simbolo di Badia di Morrona, che interpretano da più di trent’anni in maniera complementare l’identità della storica tenuta, situata a Terricciola, nelle cuore delle campagne pisane.

Il borgo di Terricciola è al centro di un territorio del vino di grande bellezza e tradizione, di cui la famiglia Gaslini Alberti, proprietaria di Badia di Morrona dal 1939, è tra i protagonisti.

Oggi Badia di Morrona può contare su una tenuta di 110 ettari vitati particolarmente vocati per condizioni climatiche e suoli preziosi, in cui le uve di primo piano sono il Sangiovese, vitigno toscano per eccellenza, e alcuni vitigni d’Oltralpe tra i più importanti. Se cercate un approfondimento potete leggere l’articolo “Badia di Morrona, il fascino delle colline di Pisa“.

Con l’annata 2017 i tratti distintivi di N’Antia e VignaAlta sono emersi con una particolare concentrazione.

N’Antia

badia di morrona N’Antia

N’Antia è dal 1991 la preziosa cuvée di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot frutto delle vigne storiche situate all’estremo est della tenuta. I terreni in argilla e travertino contribuiscono al corpo e all’intensità del vino e, nell’annata 2017 in particolare, sono state esaltate la pienezza e la morbidezza di N’Antia, tra frutta, spezie e un tocco balsamico. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla vinificazione mirata, che prevede una fermentazione in acciaio, maturazione di 15 mesi in barrique, un passaggio in vasche di cemento e altri 10 mesi di riposo in bottiglia.

VignaAlta

badia di morrona vigna alta

VignaAlta è invece la voce del Sangiovese più nobile di Badia di Morrona dal 1993. Questo Terre di Pisa DOC si pone come alter-ego di N’Antia perché ha i suoi punti di forza nell’eleganza e nell’equilibrio che derivano anche dai terreni sabbiosi della sua vigna d’origine, il cru omonimo situato sulla collina più alta del parco vitato, sul versante occidentale della tenuta. L’accento posto su queste peculiarità nell’annata 2017, insieme a note di frutta rossa fresca e tannini ben amalgamati, si deve anche all’approccio delicato in cantina, visto che il vino fermenta in acciaio, affina 24 mesi in botti di rovere francese da 25 hl e 3 mesi in cemento. 

L’annata 2017

L’annata 2017 è stata particolarmente calda e asciutta, il che ha quindi anticipato tutte le fasi del ciclo vegetativo, vendemmia compresa. Per le uve destinate a N’Antìa tutto si è concluso a fine settembre (il Merlot è stato raccolto il 20 agosto, i Cabernet tra 17 e 19 settembre), mentre il Sangiovese di VignaAlta è stato vendemmiato nella prima settimana di settembre. La produzione è stata più limitata del solito ma proprio per questo la concentrazione polifenolica delle uve ha esaltato i caratteri differenti dei due vini.

N’Antia e VignaAlta sono state prodotti in ca. 8.000 bottiglie cadauno.

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