La riscoperta del Trebbiano Spoletino è avvenuta in Umbria ormai 30 anni fa nell’areale racchiusa tra Spoleto e Montefalco a opera di alcuni lungimiranti vignaioli: questi videro in quell’uva indigena, molto diffusa nella zona fino agli anni ’60, un prezioso prodotto da valorizzare. Ottenuta la denominazione di origine controllata nel 2011, il Trebbiano Spoletino è oggi un vino d’eccellenza rinomato nel ricco panorama vitivinicolo umbro e nazionale, che riscuote sempre maggiore interesse tra i consumatori e gli operatori del settore. Vitigno tardivo, anche a piena maturità conserva un’acidità molto alta e un Ph basso.
Queste caratteristiche ne fanno un vitigno poliedrico, la cui straordinaria versatilità enologica lascia spazio a numerose interpretazioni stilistiche, rendendolo affascinante e capace di stimolare la curiosità dei più esperti estimatori. Avvicinarsi a un calice di Trebbiano Spoletino è un gesto che svela sempre una sorpresa: finezza aromatica, complessità e intensità, unite all’ottima capacità d’invecchiamento, con interessanti evoluzioni verso note di scorza d’agrumi, frutta tropicale, resina, pietra focaia e idrocarburo.
Trebbiano Spoletino secondo Le Thadee
Le Thadee, giovane cantina bio di Montefalco, lo propone declinato in tre diverse etichette: Du Rasole, Fijoa e +128+, concepite per valorizzare al meglio il vitigno rispettando il prodotto di partenza ed esaltandone le peculiarità. Le uve di Spoletino che arrivano in cantina dai diversi vigneti vengono pertanto lavorate in maniera differente così da esaltarne le differenti caratteristiche.
- Du Rasole Spoleto D.O.C. nasce da uve raccolte e selezionate a mano tra la prima e seconda decade di ottobre; le uve diraspate e pigiate vengono sofficemente pressate, si trasformano in mosto e vengono fermentate in acciaio a temperatura controllata. La successiva elevazione sulle fecce fini con bâtonnage settimanali e l’affinamento in bottiglia restituiscono un vino di color giallo paglierino brillante, con rilessi verdolini. Il naso, caratteristico del vitigno, ricorda la pesca gialla e il frutto della passione. Leggere note di salvia completano il bouquet. All’assaggio il vino è fresco e leggermente sapido, con note agrumate, tropicali e minerali. Di facile abbinamento, servito a bassa temperatura tra 10-12° C si presta ad accompagnare sushi e crudi di pesce. Grazie alla sua pronunciata freschezza risulta ideale per l’aperitivo.
- +128+, ottenuto esclusivamente da viti di impianto prefilossera risalenti alla fine dell’Ottocento, è una vera rarità: proviene da una vigna che comprende sessanta piante a piede franco alte più di tre metri, maritate ad aceri come voleva la tradizionale alberata, tecnica già diffusa in epoca etrusca, unico appezzamento di questa ampiezza ed longevità rimasto nel panorama vitivinicolo mondiale. Il vino esprime la sua unicità non soltanto nell’edizione limitatissima dovuta appunto alla provenienza peculiare, ma anche nel gusto e nei profumi, che lo rendono un Trebbiano Spoletino di grande eleganza. La vendemmia viene effettuata a mano tra la seconda e terza decade di novembre, con selezione del grappolo in vigna e selezione dell’acino in cantina. L’uva viene sottoposta a macerazione a freddo di tre giorni dei chicchi interi, così da liberare la parte aromatica del frutto. Questi vengono poi sofficemente pressati, mentre la successiva fermentazione a bassa temperatura avviene al riparo dall’ossigeno per preservare aromi e fragranza. Dopo sei mesi a contatto con le proprie fecce fini messe in sospensione con bâtonnage, il vino viene imbottigliato e riposa per tre mesi prima della commercializzazione. Il +128+ si presenta giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso è intenso e persistente, con sentori di pesca bianca e ananas, lievi sentori di mango, note di zafferano, miele di acacia, fior di mammola e mentuccia. Il gusto è ricco, minerale e sapido, con buona acidità e persistenza; al palato si confermano le note tropicali, con in aggiunta una nota di pepe verde che lo rende ricco e gustoso. Ideale per esaltare un’altra eccellenza del territorio umbro di pari intensità quale il tartufo, si accompagna anche a nobili carni bianche tra cui il coniglio, e piatti della tradizione italiana come il Vitel Tonné piemontese o a pesci bianchi pregiati quali orata, dentice e spigola.
- Fijoa, ossia “figlio di”, è ottenuto da un vigneto che discende dalle nostre piante prefilossera, e riprende alcune delle caratteristiche del +128+, sviluppate e rese più complesse dall’elevazione di questo Trebbiano Spoletino in botti di rovere francese. Raccolta ancora una volta manualmente verso la seconda decade di ottobre, l’uva viene selezionata e vinificata con macerazione a freddo di 18 – 24 ore delle bacche intere poi sofficemente pressate, e fatte fermentare in acciaio a bassa temperatura. Dopo la fermentazione in vasche d’acciaio con le proprie fecce fini, il vino viene elevato in tonneaux di rovere francese per sette mesi, e affinato in bottiglia per quattro. Ricco di peculiarità che non mancano di colpire i sensi attenti di ogni amante del vino, a partire dal color dorato con riflessi ambrati, passando per i profumi di limone candito, albicocca matura, papaya, pepe nero e zafferano, fino alla complessità in bocca – il cui gusto, intenso, conferma le sensazioni al naso, con note di albicocca, frutta esotica, mandorla e fiori di zafferano – il vino è in preciso equilibrio con la sensazione pseudo-calorica e la spiccata sapidità. Speziato e intenso, il Fijoa è un bianco ampio e complesso che può essere apprezzato da solo, ma anche abbinato a formaggi erborinati, salumi stagionati magri, primi come la pasta all’uovo condita con il ragù bianco, o secondi di pollame. Medaglia d’oro al 27. Gran Premio Internazionale del Vino MUNDUS VINI 2021 e medaglia di bronzo all’International Wine & Spirit Competition 2021.
La cantina Le Thadee
Le Thadee, fondata selezionando e acquisendo alcuni dei migliori vigneti che appartenevano a un’importante famiglia di viticoltori di Montefalco, vuole contribuire con queste tre etichette alla diffusione di un prodotto, il Trebbiano Spoletino, che riteniamo possa diventare un simbolo dell’eccellenza gastro-enologica della Regione, raccontando dell’unicità del nostro territorio e del suo terroir. La metodologia di coltivazione, secondo la filosofia dei proprietari Alessia e Gianfranco Natali, rispetta pienamente l’ambiente e il prodotto, rigorosamente raccolto a mano, facilitando il raggiungimento dell’obiettivo aziendale contribuendo alla grande qualità delle uve e, di conseguenza, dei vini.
Per Le Thadee il rispetto nei confronti della natura parte dalla cura dei vigneti secondo i rigorosi principi della viticoltura biologica, e si estende alla vinificazione e all’affinamento in cantina, fino al confezionamento. L’approccio dell’azienda alla vinificazione, unito all’applicazione di tecnologie all’avanguardia, garantisce qualità, longevità e naturalezza ai vini prodotti, intensificandone le caratteristiche individuali, e riesce a regalare agli estimatori più esigenti vini con proprietà organolettiche di grande particolarità.
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