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Amarone e Tommasi Family Estates custodi di emozioni

L’amarone della Valpolicella è il Classico per eccellenza della famiglia Tommasi. Lo rendono unico l’eleganza e la struttura, la morbidezza e la complessità.

Tommasi Family Estates: un po’ di storia

La storia di Tommasi nasce nel 1902 dalla scintilla dello spirito pionieristico di un contadino esperto e visionario. Questo spirito ha, poi, galvanizzato quattro generazioni.

Fin dalla prima parcella di terreno acquistata allora dal bisnonno Giacomo Tommasi nella Valpolicella Classica, la sua visione attraversa ogni aspetto della crescita dell’azienda. La volontà di Tommasi Family Estates è quella di rimanere saldamente radicati nel gestire ogni dettaglio: dalla terra, alla scelta di chi collabora nel giusto spirito, fino all’arrivo delle bottiglie al cliente.

amarone della valpolicella tommasi

Questo stretto legame con la terra, con le persone e con i mercati, ha affinato la visione imprenditoriale, le innovazioni e le strategie.

L’azienda Tommasi è riuscita a non perdere mai il contatto, il rispetto e l’amore nutriti per le tradizioni e le qualità uniche che definiscono ogni storica regione vinicola.

Tommasi: Visione

Mette al centro il benessere delle persone portando il sapore del buon vivere e del vino dalle terre più vocate d’Italia in ogni angolo del mondo.

Tommasi: Missione

Come pionieri nella Valpolicella, forti delle origini contadine e dei saldi valori familiari, porta la sua esperienza ed expertise nella valorizzazione delle Tenute sugli altri territori vocati per:

  1. deliziare gli appassionati del vino in tutto il mondo
  2. diventare un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile dell’economia del vino e dell’autentico enoturismo secondo una visione comune.

Tommasi: i Valori

  • Fiducia: la terra è un impegno a lungo termine, da coltivare con la massima cura e rispetto in un patto di fiducia tra l’uomo e la natura. Analoga fiducia e trasparenza è condivisa con tutti i loro stakeholder. La fiducia mantiene umili e spinge ad essere persone migliori ogni giorno.
  • Qualità: sorprendere i clienti e partner, creare momenti indimenticabili e prodotti buoni, belli e ben fatti, rispondendo velocemente ed efficientemente alla soddisfazione dei loro bisogni e desideri.
  • Amarone: “È proprio la storia dell’uva, che si estende alle persone che lavorano la terra, alle tradizioni di un microcosmo e alla cultura sofisticata di abbinamento con piatti regionali, che porta  la nostra immaginazione verso terre lontane agitando semplicemente il bicchiere. Tra i vini italiani più celebri, l’Amarone è quello che si distingue maggiormente”. (Monica Larner per Wine Advocate)
amarone della valpolicella tommasi

Tommasi Family Estates Oggi

Una famiglia e un’azienda che lavora per il presente e il futuro del vino italiano: Tommasi rappresenta la storia della Valpolicella e non solo.

Con sei tenute vitivinicole in cinque regioni d’Italia;

  1. Tommasi in Veneto
  2. Caseo in Lombardia
  3. Casisano a Montalcino
  4. Poggio al Tufo in Maremma Toscana
  5. Surani in Puglia
  6. Paternoster in Basilicata

L’azienda ha l’obiettivo di creare grandi vini, valorizzando territori vocati all’eccellenza sia con la partneship con Tenuta La Massa nel Chianti Classic, che con il progetto lusso De Buris.

Quattro generazioni di pionieri, esploratori, precursori e soprattutto visionari, attenti al valore della qualità in ogni fase produttiva, rispettosi dei procedimenti tradizionali ma aperti alla sperimentazione.

Tommasi in cifre

  • Vigneti: La Groletta e Conca d’Oro per Amarone Classico, Ca’ Florian per Amarone Riserva
  • Ettari in cui le uve sono selezionate: 25 ettari totali
  • Resa per ettaro =  70-80 q/ha, di cui il solo  45%  è selezionato per l’Amarone
  • Bottiglie: 300.000
  • Paesi: 70 , i principali Italia, Nord Europa, Germania, Svizzera, UK, Canada, USA, China, Giappone e Korea
  • Awards: sempre punteggi 90+ dalla prima annata del 1959

Tommasi Amarone della Valpolicella Classico

Siete alla ricerca di un vino da regalare per chi ama il vino? Volete regalare un vino pregiato ma non sapete quale scegliere? Se siete alla ricerca di una bottiglia di vino come regalo, allora l’Amarone della Valpolicella Classico 2016 è quello fa per voi.

La prima annata dell’Amarone della Valpolicella Classico è quella della del 1959. L’Amarone merita un posto speciale per come ha cambiato la traiettoria del percorso dell’azienda di famiglia.  Ogni annata è una continua ricerca per migliorare e perpetuare l’ethos del bisnonno Giacomo Tommasi: fare vini conviviali, da amare e condividere in compagnia.

amarone della valpolicella tommasi

Questa icona di famiglia li ha resi orgogliosi ambasciatori del vino italiano in oltre 70 paesi. La descrizione di Monica Larner cattura a pennello come l’Amarone abbia forgiato la visione aziendale di Tommasi, pur facendoli restare umili e fedeli alle loro origini.

Vitigni utilizzati

Tommasi Amarone della Valpolicella Classico è prodotto da selezionati vitigni (Corvina, Rondinella, Corvinone e Oseleta) coltivati ​​nei vigneti La Groletta e Conca d’Oro, sulle colline della Valpolicella Classica.

Per l’Amarone della Valpolicella Classico i vitigni utilizzati sono: Corvina 50%, Corvinone 30%, Rondinella 15%, Oseleta 5%.

Sistema di allevamento

Il sistema di allevamento delle vigne è il Guyot ad alta densità di impianto e solo i grappoli migliori e più maturi vengono selezionati a mano per l’Amarone.

Appassimento

amarone della valpolicella tommasi

Le uve vengono poste direttamente sulle “arele” (graticci di bambù) per l’Appassimento di cento giorni fino alla pigiatura del gennaio successivo.

Durante questi mesi le uve si riducono in un periodo di “letargo attivo” e in questa fase avvengono infatti importanti cambiamenti che le arricchiscono, donando loro nuovi aromi e un sapore più profondo.

Al termine dell’Appassimento le uve perdono circa il 50% il loro peso, ma si concentra il livello di zucchero naturale.

Vinificazione e affinamento

Le uve vengono pigiate nel mese di gennaio e fermentano lentamente per 25 giorni in tini di acciaio inox, utilizzando esclusivamente lieviti indigeni. La temperatura di fermentazione è di 25-30 °C.

La fermentazione malolattica avviene due volte nei primi due anni di affinamento in botti di rovere di Slavonia seguendo le fasi lunari e le stagioni.

amarone della valpolicella tommasi

Il Tommasi Amarone matura almeno 3 anni di affinamento in botti di rovere di Slavonia da 35 hl e 65 hl. Dopo l’imbottigliamento il vino affina per almeno un altro anno.

Caratteristiche organolettiche

  • Colore rosso rubino di ottima intensità.
  • Al naso emergono sentori intensi e netti di ciliegia molto matura, amarena, frutti di bosco seguiti da toni freschi e leggermente speziati.
  • In bocca è secco e morbido allo stesso tempo, avvolgente e di grande equilibrio grazie all’ottimo bilanciamento tra acidità e tannini. Tutto l’assaggio è impreziosito da una trama tannica di grande piacevolezza, che sfuma verso un finale di ottima persistenza, con leggeri richiami di frutta rossa.

Abbinamenti

Eleganza e struttura lo rendono perfetto con selvaggina da piuma e da pelo, carni rosse, formaggi a lunga stagionatura. È il compagno ideale per lunghe conversazioni.

Curiosità sull’Amarone

  • Nome: “Amarone” Pare che alla base del procedimento che ha reso famoso questo grande vino della Valpolicella vi sia in realtà un errore. La leggenda vuole che negli anni ’30 un cantiniere abbia coniato il termine “Amarone” dopo aver assaggiato un campione da una botte di vino dolce Recioto “dimenticata” in cantina.
  • Blend: L’Amarone non è prodotto da una sola uva, è un blend di uve autoctone, per legge: Corvina e Corvinone dal 45% al ​​95%; Rondinella dal 5% al ​​30% e il resto sono altri vitigni autoctoni; Tommasi usa l’Oseleta, un vitigno speciale e piccolo caratterizzato da acini molto piccoli e buccia molto resistente. Dona al vino struttura tannica e colore.
  • DOCG: Nonostante derivi dal Recioto, vino di tradizione molto antica, l’Amarone della Valpolicella ha una storia piuttosto recente. I primi esemplari risalgono agli inizi del ‘900, ma per le prime etichette bisogna aspettare il 1938, mentre la commercializzazione ufficiale risale al 1953. Il riconoscimento della DOC è del 1968, quella della DOCG del 2010.

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