Anche in Trentino Alto Adige è arrivato il momento della vendemmia, solo che il via arriva da Whatsapp. Cavit, nota azienda vitivinicola, è formata da 5.250 viticoltori che rappresentano il 60% dell’intera superficie vitata del Trentino.
Cavit e il progetto PICA
L’azienda già dal 2010 ha sviluppato il progetto PICA. La Piattaforma Integrata Cartografica Agri-vitivinicola (PICA) è un progetto CAVIT che integra automaticamente i dati provenienti dai software di gestione delle diverse cantine, consentendo ai tecnici di tutte le cantine sociali:
- la gestione cartografica avanzata dei dati vitivinicoli (anagrafe soci, catasto soci, conferimenti)
- la consultazione dei modelli previsionali, messi a disposizione da una rete di ricerca teorica ed applicata d’eccellenza come quella trentina (Fondazione Edmund Mach e Fondazione Bruno Kessler)
In pratica nei vigneti sono installati degli speciali sensori che collegati al software permettono di portare a termine, nel miglior modo possibile, il momento delicato della vendemmia. Questi sensori permettono di monitorare lo stato di maturazione delle uve e stabilire i tempi ottimali della vendemmia.
Il progetto PICA oggi rappresenta la più avanzata piattaforma tecnologica per una viticoltura eco-sostenibile.
PICA funziona anche dopo la vendemmia
Tutte le informazioni sono raccolte ed elaborate sono a disposizione dei viticoltori.
Questi possono consultarle direttamente o ricevere un messaggio sul cellulare o via e-mail. Ogni viticoltore è avvisato, in tempo reale, sui modi migliori per procedere nel lavoro quotidiano.
Questo non avviene solo nel periodo della vendemmia, ma durante tutto l’anno.
Tramite questo progetto si può:
- controllare le condizioni meteoclimatiche
- pianificare le tecniche agronomiche
- monitorare lo stato di idrazione del suolo
- monitorare la presenza di patologie fungine e insettti per effettare in modo mirato i trattamenti protettivi e più consoni riducendoli al minimo
Vendemmia manuale in Trentino
In Trentino la vendemmia si svolge a mano e non è meccanizzata. La raccolta manuale garantisce una migliore cernita dei grappoli che arrivano integri alla pigiatura.
Lorenzo Libera, Presidente Cavit, sulla vendemmia manuale ha affermato:
“La conformazione orografica e la parcellizzazione del territorio trentino rendono imprescindibile un intervento in vigna, come peraltro è richiesto dal disciplinare nel Trentodoc, all’insegna di una maggior qualità del prodotto secondo la storica tradizione trentina“.
Approfondimenti: “Vendemmia 2020 confermate uve di ottima qualità“, oppure “Come si fa il vino?“.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.