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Valpolicella: richiesta di blocco impianti per i prossimi 3 anni

La richiesta del blocco totale dell’impianto di nuovii vigneti a denominazione nella Valpolicella per i prossimi 3 anni è stata pubblicata nel BUR (Bollettino Ufficiale Regionale) della Regione Veneto lo scorso 12 luglio. Il motivo alla base di tale richiesta è quello di riequilibrare il mercato con una gestione della superficie vitata e della capacità produttiva.

Motivazioni del blocco

Il motivo che ha portato a questa decisione è spiegato dal Presidente del Consorzio Vini Valpolicella Andrea Sartori:

Il successo dei vini della Valpolicella è piuttosto recente e anche per questo ha bisogno di essere gestito al meglio.

Negli ultimi 10 anni il territorio ha visto crescere la propria superficie vitata del 30%, con un incremento produttivo che sfiora il 40%, con un +50% di uve messe a riposo per Amarone e Recioto … servivano scelte coraggiose e coscienziose per garantire la corretta remuneratività della filiera e la tenuta del prezzo medio: per questo in sede di assemblea dei soci abbiamo di recente approvato misure straordinarie di riduzione sia delle rese che della cernita delle uve destinate all’appassimento e richiesto il blocco degli impianti.

Una politica contenitiva, questa, in via di adozione anche da parte di altre grandi Doc italiane.

Quando entrerà in vigore? Che cosa riguarderà il blocco?

Tale misura entrerà in vigore dal 1 agosto ed è previsto un periodo transitorio di 6-12 mesi per la messa a punto dei sistemi di controllo da parte delle strutture preposte.

Il blocco riguarderà tutto il potenziale viticolo della denominazione Valpolicella. Accanto alle varietà principali (Corvina, Corvinone, Rondinella) saranno comprese anche tutte le varietà complementari ammesse nei disciplinari di produzione.

I viticoltori della Valpolicella coinvolti sono 2.300, per un territorio corrispondente di quasi 8.200 ettari coltivati a vigna e una produzione complessiva della Denominazione di oltre 60 milioni di bottiglie. La produzione di Amarone è di 17 milioni bottiglie per un giro d’affari di 334 milioni di euro (600 milioni di euro se si considera l’intera denominazione).

La Valpolicella, prima DOP rossa del Veneto, è un esempio di economia agricola, con un valore fondiario che in certe zone supera i 500.000 euro a ettaro e un forte impatto anche sul piano datoriale, con una spesa media aziendale per le retribuzioni dei propri addetti di 100.000 euro per azienda.

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