Sono i produttori dallo “stile classico-elegante”, coloro che hanno saputo dare un gusto estetico a un’azienda che ha costruito la sua storia studiando il territorio e dando un’anima ai vigneti di proprietà, fondando la loro mission “dalla mia vigna”. Nata nel 1897, Triacca ormai alla quinta generazione, è un favoloso racconto fatto di capitoli e di personaggi, di sapori e di profumi…Giovanni e Luca Triacca gestiscono l’azienda di famiglia ormai da diversi anni precisamente da quando il padre Gino gli ha passato il testimone riponendo in loro fiducia e speranza. Gino uomo elegante con il fiuto per gli affari, nonostante le sue origini Svizzere amava profondamente l’Italia e ha saputo costruire e sviluppare attentamente l’azienda di famiglia: imprenditore instancabile, innovativo nel suo agire e pensare, uomo di successo nel commercio e dalle grandi capacità manageriali.
Dopo aver venduto per più di cinquant’anni vini sfusi di Valtellina nella vicina Valposchiavo fino alla Engadina in Svizzera, nel 1950 Gino Triacca trasformò completamente l’azienda passando alla vendita in bottiglia. Lo spirito imprenditoriale e la passione per la viticoltura, fece scegliere alla famiglia di investire gli utili nell’acquisto di vigneti, cantine, strutture e impianti dove sperimentare nuovi metodi di coltura e affinamento con tre obiettivi innovativi; facilitare il lavoro dell’uomo, produrre in modo ecologico e migliorare la qualità del prodotto.
Nel 1969 viene acquistata “La Gatta”, in Valtellina, ex Monastero domenicano del Cinquecento, residenza estiva dei nobili De Gatti, casa e azienda vinicola della famiglia Mascioni e oggi prestigiosa sede di rappresentanza della Triacca nelle cui antichissime cantine vengono affinati tre dei loro fiori all’occhiello, “Riserva La Gatta”, “Prestigio” e “Il Monastero”. Nello stesso anno Gino Triacca pianifica con ingegno l’acquisto della tenuta “La Madonnina”, situata a Greve in Chianti, tra le colline del Chianti Classico un ex riserva di caccia che ha iniziato a dare i primi frutti nel 1975. Un podere che oggi conta 400 ettari tra ulivi, boschi, campi e prati, di cui 100 ettari coltivati a vite: principalmente Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot. “La Madonnina” è immersa tra i vigneti e gli oliveti delle sue colline che declinano verso il suggestivo profilo della morbida vallata.
Ma Gino non si ferma e negli anni ‘90 sposta la sua attenzione in una area vitivinicola ancora sconosciuta ai molti e, da bravo pioniere acquista senza indugio la Tenuta “Santavenere”, nei pressi di Montepulciano, col tempo gli ettari vitati diventano 36 ettari, coltivati a Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay. Per il progetto della cantina, dalla struttura particolare e unica a forma decagonale, si affidano ad un architetto Toscano che sceglie di utilizzare i materiali originali, principalmente cotto e legno, che rispecchiano l’anima di queste terre. Il risultato unisce tecnologia e architettura con il rispetto dell’ambiente e del legame che un’azienda deve sempre avere con il territorio che la ospita.
Nel 2000 la famiglia investe anche nella Maremma acquistando il Podere Spadino e mettendo a regime 7 ettari di vigneti… a dimostrazione del fatto che la famiglia Triacca non ha paura delle sfide. Ora non vi resta che assaggiare i loro vini, vi aspetta un viaggio sensoriale che parte dalle Alpi della Valtellina fino a raggiungere il mare, scegliere tra la vasta gamma non sarà facile, vi consigliamo di iniziare subito!
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