Oggi vi raccontiamo la realtà di Salcheto: una storia di Sangiovese, di Vino Nobile. Ci troviamo proprio a due passi dal centro storico di Montepulciano, nel distretto del Vino Nobile, nel sud- est della provincia di Siena, in Toscana. Il nome Salcheto deriva dal Salco, che in antico toscano è il Salice, un albero storicamente importante nei territori vitivinicoli perché coi suoi rami (il “vinco”) si legavano le viti. Salcheto è il nome del ruscello che nasce ai piedi di Montepulciano e traccia il confine dell’azienda. Il Salice è oggi il simbolo del logo di Salcheto.
Il progetto di Salcheto nasce nel 1984 come classica fattoria multi-colturale, fino a divenire oggi, dopo 30 anni di storia vitivinicola, un caposaldo della qualità enoica italiana. Nel 1997 approda a Montepulciano Michele Manelli, attuale winemaker, il quale impronta l’azienda sul Sangiovese, la sostenibilità e su vini di alta qualità. Salcheto nel corso degli anni, si evolve infatti dalla classica azienda agricola locale alla cantina innovativa di alta qualità che è oggi. Quando parliamo di Vino Nobile di Montepulciano, parliamo di Sangiovese chiamato “Prugnolo Gentile” che deve costituire almeno il 70% del vino, anche se molti produttori creano Vino Nobile con Sangiovese al 100%. Il terroir locale, con terreno argilloso e clima continentale, rendono i vini eleganti, freschi, incentrati sulla fragranza aromatica di frutti rossi e note minerali.
Terreni, clima e stile produttivo lo caratterizzano insomma come “il vino più borgognotta” tra i grandi sangiovese di toscana, semplice quanto ideale abbinamento per qualsiasi tipo di buona cucina. Lo possiamo definire un “vino smart”, importante e sofisticato, ma allo stesso tempo accessibile e comprensibile da tutti. A Salcheto puoi quindi arrivare al massimo della godibilità di questo incredibile territorio con i CRU dell’azienda rappresentati dal Salco Vino Nobile e dal Vecchie Viti del Salco: prime scelte della vigna più matura della tenuta Salcheto, espressioni di Sangiovese in purezza, profondo ed elegante. Salcheto è anche orgoglioso di produrre la linea Obvius “vini di sola uva”, sinonimo di innovazione e semplicità.
Con la linea Obvius è stata creata una nuova identità con il minor intervento nel contenuto. Rappresentata da quattro tipi di vino (bianco, rosato, rosso e vendemmia tardiva), la linea Obvius propone un nuovo paradigma enologico, quello dei vini neo-naturali. Produrre vini neo-naturali significa aver saputo sfruttare la capacità tecnica di fare vini moderni e portare il tutto nella direzione di produrre vini senza alcuna aggiunta, nemmeno di solfiti o lieviti selezionati. Tutto questo farà sì che accanto all’esaltazione del frutto e del territorio locali, i batteri buoni sviluppino aromaticità tipiche del mondo naturale, donando grande vivacità gustativa al vino.
Salcheto è sostenibilità: ambientale, sociale ed economica.
Salcheto è un’azienda “responsabile”, concretamente dedicata alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente senza mai perdere di vista il suo scopo principale: produrre buoni vini.
“Abbiamo immaginato, progettato e implementato lo sviluppo della nostra azienda sulla base della sostenibilità, nella sua accezione più ampia possibile. Abbiamo cercato di farlo attraverso azioni e innovazioni che garantiscano il minor impatto ambientale, in primis su clima e biodiversità, ma che siano anche in equilibrio con l’uomo e quindi con la nostra società intera. Lo facciamo nel rispetto della buona gestione economica della nostra organizzazione ed in maniera dinamica nel tempo: le nostre azioni di oggi sono infatti un lascito per le generazioni future.” – Michele Manelli, fondatore e winemaker
In primo luogo, la cantina stessa riesce a creare l’energia di cui ha bisogno per funzionare, ed è totalmente autonoma: idealmente il 54% dell’energia proviene dai risparmi energetici, il 29% dall’uso delle biomasse prodotte in azienda, il 15% è di origine geotermica – grazie a un sistema di sonde che corre sottoterra a bassa profondità per oltre 2.000 metri – e il 2% dell’energia proviene dal fotovoltaico. Lo stesso vale per il sistema di illuminazione interno della cantina, basato su un sistema di canali, lenti e specchi che consente di avere luce naturale anche nelle zone più buie della cantina durante il giorno, senza l’uso dell’illuminazione elettrica. Le tecniche di risparmio energetico sono anche altre: la cantina è termicamente isolata grazie alla presenza di un giardino verticale e di sistemi di irrigazione del tetto, al punto che in estate non c’è bisogno di utilizzare l’aria condizionata per tenere la temperatura sotto controllo.
Oltre a essere la prima cantina off-gridable in Europa, Salcheto è stata anche la prima ad aver certificato l’impronta di carbonio di una bottiglia di vino (secondo lo standard ISO 14064, nel 2010). La sua attenzione alla sostenibilità arriva anche alle bottiglie, con la Bordolese Toscanella, le cui forme eleganti richiamano l’antica storia della Toscana ed è la bottiglia più leggera ed ecologica disponibile sul mercato. Possiamo dire con sicurezza che da Salcheto l’attenzione per l’ambiente è totale ed a 10 anni dal primo calcolo dell’impronta di carbonio i risparmi in termini di emissioni sono di circa il 40%, con oltre 2,3 milioni di kg di CO2eq evitati.
Ma sono innumerevoli anche gli impegni in ambito sociale, con azioni rivolte al territorio e ai giovani e traguardi aziendali nella gestione del proprio capitale umano, come testimonia il piano welfare per il personale attivo da oltre un quinquennio e che ha rappresentato un’assoluta innovazione nel panorama nazionale. I vini Salcheto vi aspettano per vivere un’esperienza di gusto e di cuore!
Interviste esclusive dal mondo del vino ed approfondimenti da chi fa del vino una ragione di vita, di business e di cultura.