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Premiati i vini italiani al Best Wine of the World Competition

L’Italia raggiunge entusiasmanti risultati in terra inglese, in uno dei più importanti eventi della scena dei vini, il red carpet del dolce elisir. Il Best Wine of the World Competition premia Monteverro e Bisol come top winemaker del mondo.

La Competizione

Una vera e propria gara animata dalla presenza di oltre 22.500 vini provenienti da ogni parte del mondo con 1,3 milioni di voti da parte di oltre 600.000 intenditori e amanti del vino provenienti da 105 Paesi. Alla fine della competizione i 180 vini maggiormente votati hanno raggiunto la finale e vissuto la degustazione, al buio, di oltre 7.000 giudici, giornalisti enologici, wine blogger e winemaker.

Il Best winemaker of the world per Matthieu Taunay, enologo di  Monteverro, con un’importante formazione relativa alla viticultura ed enologia in Borgogna e in Champagne. Il desiderio di vivere pienamente la passione per il vino lo ha portato a conoscere, mediante frequenti viaggi, le tante realtà presenti nel mondo, nelle cantine più prestigiose in Napa Valley, Sudafrica, Chateauneuf du Pape, Nuova Zelanda e Cile, scegliendo infine di fermarsi in Toscana. Ben inserito, a Monteverro ha assunto la posizione di enologo sin dalla nascita della cantina.

Il Monteverro è tornato a casa con la gloria di chi viene riconosciuto dal titolo di Most voted wine  e di Most Voted Red Wine con il Monteverro 2012, vincendo anche il premio di categoria dedicato all’Italia e classificandosi al primo posto anche con i bianchi per mezzo del delicato Chardonnay 2012.

Altri premi tutti italiani sono giunti al Bisol Private Cartizze Valdobbiadene Superiore Non Dosato della cantina veneta guidata dal gruppo Ferrari che ha vinto il Best Sparkling Wine of the World, aggiudicandosi anche il premio di Best Buy Sparkling Wine nella fascia tra i 10 ed i 15 euro con il Crede Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut.

Gli italiani

Tra i People’s Choice Award sono, poi, emersi altri nomi tutti italiani, grazie ai 2000 voti ottenuti. Dal Masseto 2011, al Sassicaia 2012 della Tenuta San Guido, dal Barolo Cannubi Boschis 2012 di Luciano Sandrone, al Barolo Bussia Arnaldo Rivera 2013 di Terre del Barolo, dal Barolo Meriame 2011 dell’Azienda Agricola Sukula al Cepparello 2013 di Isole e Olena.

Il migliore al mondo

Se tanti sono stati i nomi vincenti, quello che si è identificato come insuperabile è l’Harlan Estate 2013, prodotto da una delle cantine più importanti della Napa Valley e candidato come Best Wine of the Workd.

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