Le capsule inventate dalla distilleria di whisky scozzese Glenlivet, stanno già facendo scalpore tra gli appassionati e curiosi.
In che cosa consiste la novità?
Le capsule hanno una capacità di 23 ml e sono prodotte da un materiale biodegradabile (l’involucro è realizzato con un estratto di alghe), da gustare senza ghiaccio, né acqua e vanno assaporate come fossero una caramella.
In un tweet del 2 ottobre l’azienda scozzese scriveva: “No ice. No stirrer. No glass. We’re redefining how whisky can be enjoyed. Introducing The Glenlivet Capsule Collection” (“Niente ghiaccio. Niente miscelatore. Niente bicchiere. Stiamo ridefinendo come si possa godere del whisky. Introduciamo The Glenlivet Capsule Collection“).
Quali sono i gusti?
Si può scegliere fra 3 cocktail diversi:
- Citrus: whisky, distillato di limone, sherry, lillet e cordiale al bergamotto
- Wood: whisky, sandalo distillato, vermouth rosso e cordiale al cedro
- Spice: whisky, muyu vetiver gris, sherry, lampone verjus, beer alle noci nere e paychaud’s bitters
Quali sono le reazioni?
Le capsule hanno suscitato polemiche con critiche feroci di chi ha semplicemente letto l’annuncio e/o visto qualche immagine per bocciarle definendole un’eresia perchè il whisky è utilizzato nei cocktail, oppure affermando che le capsule sono uguali a quelle della lavatrice. Coloro, invece, che le hanno provate hanno espresso un parere positivo.
Le capsule hanno fatto il loro ingresso ufficiale il 13 ottobre scorso alla London’s Cocktail Week.
Come ha risposto l’azienda produttrice?
In un tweet del 7 ottobre l’azienda produttrice ha affermato:
“It seems our cocktail Capsule Collection has caused a bit of a stir – we wanted to reassure you The Glenlivet is committed to producing safe, responsible & delicious products for adults” (“Sembra che la nostra Capsule Collection abbia suscitato un po’ di scalpore: volevamo rassicurarti sul fatto che ci impegniamo a produrre prodotti sicuri, responsabili e deliziosi per gli adulti“).
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.