Se volete realizzare un dessert poco complicato, velocissimo da assemblare e di sicura riuscita allora siete nel posto giusto. Finalmente è arrivato giugno e non potevamo cominciare il mese che con la ciliegia!
La ciliegia o Prunus avium è il frutto del ciliegio. Il frutto può nascere da due diverse specie botaniche: da una parte il ciliegio dolce (Prunus avium), che produce le ciliegie che siamo abituati a consumare come frutta fresca; dall’altra il ciliegio acido (Prunus cerasus), che produce amarene, visciole o marasche, genericamente definite come ciliegie acide.
Curioso e stretto è il legame tra vino e ciliegie. Questo legame nasce dal mistico, pare infatti che le ciliegie siano un afrodisiaco naturale così come il vino, e sfocia in un esperimento marchigiano: il vino di visciole. Su quest’ultima curiosità dedicheremo un articolo a breve!
Pronti per un fine pasto indimenticabile? Continuate a leggere e scoprirete anche il vino perfetto in abbinamento.
Ingredienti:
- 200 g di biscotti Digestive
- 250 g di ricotta
- 125 g di panna da montare
- 100 g di zucchero a velo
- 300 g di ciliege
- 125 g di zucchero semolato
- 1 limone (buccia grattugiata)
Preparazione:
- Prendete i biscotti e metteteli nel robot da cucina munito di lame quindi sbriciolateli grossolanamente, quindi metteteli in una ciotola.
- Ora preparate la crema alla ricotta: setacciate la ricotta, quindi con delle fruste elettriche montate la panna e quando è quasi montate aggiungete lo zucchero, quindi, sempre con fruste elettriche, inglobate lo zucchero.
- Versate la buccia di limone grattugiata, la ricotta setacciata un po’ alla volta, facendo attenzione di fare un movimento dal basso verso l’alto per inglobare aria. Mettete in frigorifero.
- In un tagliere snocciolate le ciliege, quindi versateci lo zucchero semolato e lasciatele scolare su un setaccio per 2 ore.
- Assemblate le coppette: mettete uno strato di biscotti sbriciolati, uno strato di crema alla ricotta, uno strato di ciliege.
Qual è il vino in abbinamento?
Il vino perfetto per questo abbinamento è un Lacrima di Morro d’Alba DOC, vino rosso dai profumi di rosa, mora, pepe rosa e bacche di ginepro con un tocco elegante di spezie orientali, all’assaggio fruttato e speziato, con tannini morbidi e persistente con un finale pulito.
Il vitigno Lacrima è anche conosciuto dal nome del vino che se ne ottiene, il Lacrima di Morro d’Alba. E’ un vitigno autoctono marchigiano di origine antichissima: sembra infatti che già nel 1167 Federico Barbarossa abbia bevuto del vino prodotto da quest’uva quando dimorava nel castello di Morro d’Alba, durante l’assedio di Ancona.
Le origini del nome sembrano derivare dal fatto che l’acino, quando è maturo, trasuda goccioline di succo che sembrano lacrime. Secondo altri invece il nome sarebbe da collegare alla forma allungata dell’acino, oppure ad una lontana parentela con l’uva “lacrima” spagnola. Nei secoli la sua presenza si è ristretta sempre più fino a limitarsi alla sola zona di Morro d’Alba. Per questo motivo ha anche rischiato l’estinzione negli scorsi decenni, fino a quando negli Anni Ottanta è stato tutelato con moderne coltivazioni e con la denominazione d’origine.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.