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Celiachia e vino, tutto quello che serve sapere

Che ci si ritrovi a cena con un gruppo di amici, con la famiglia o che lo si viva in prima persona, quello della celiachia si presenta inizialmente come un piccolo disagio che denota l’impossibilità di gustare cibi aventi nella propria composizione del glutine. Potremmo dire che quanti ne sono affetti siano dei commensali speciali ai quali presentare specifiche pietanze e, talvolta, migliori alternative. Conosciamo più da vicino la celiachia!

Celiachia

Quando parliamo di celiachia, o Malattia Celiaca, intendiamo una infiammazione cronica dell’intestino tenue, che emerge in seguito all’ingestione di glutine, inteso come la frazione proteica alcool-solubile di specifici cereali, tipo frumento, orzo e segale, in tutti quei soggetti geneticamente predisposti.

Quanti ne sono affetti devono seguire una dieta agglutinata, che ne rappresenta la sola terapia disponibile, da eseguire pedissequamente per tutta la vita. Inserire in fase neonatale il glutine a 12 piuttosto che a 6 mesi, cosa generalmente attuata, non muta le percentuali di rischio tuttavia, ne potrebbe abbassare le possibilità di rischio nello sviluppo di questa condizione nei bambini maggiormente predisposti geneticamente.

Celiachia e vino

Il nostro palato, destreggia con estrema abilità ogni nuova condizione, assecondando le nostre esigenze in fatto di sapori. Se per il cibo ci si adatta assecondando quanto il nostro corpo decide di accettare, scartando tutto ciò che comporta un malessere digestivo, cosa accade per ciò che si beve, in special modo per il vino?

Celiaci tirate un respiro di sollievo: gli alcolici sono tranquillamente ammessi nelle specifiche diete, a patto che si presti particolare attenzione ad alcuni di essi.

Scopriamo insieme, dunque, cosa bere e cosa non bere se si è celiaci. 

Via libera rispetto ai vini, bianchi, rossi e rosati, sia lisci che frizzanti, allo stesso modo massima libertà verso lo spumante e lo champagne ( salvando le cene, i cenoni delle feste e i vari compleanni).

In relazione ai distillati, quasi sempre concessi, è cosa buona fare alcune distinzioni:  tra i puri e quelli aromatizzati. I secondi, quelli aromatizzati, potrebbero comportare il rischio di contaminazioni, dunque, è necessario richiedere la lettura dell’etichetta, così da accertarsi che sia presente la dicitura gluten-free.

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