Tutti conosciamo Leonardo da Vinci, grande genio vissuto nel Rinascimento e le sue ricerche e scoperte sono ancora oggi oggetto di studio e di ricerca.
Le origini
Tra i campi di studio di questo genio toscano vi è anche l’enologia e la vinificazione. Le Cantine Leonardo da Vinci, nate nel 1961 da un unione di cantine italiane, hanno continuato i suoi studi in enologia partendo dalla lettera inviata nel 1515 da Leonardo al suo fattore di Fiesole, dalla quale è stato possibile ricavare preziose indicazioni metodologiche del Genio per produrre vini di qualità superiore.
Le Cantine sono riuscite a rielaborare in chiave moderna queste nozioni, arrivando a codificare un metodo produttivo. Oltre alla produzione di vini sono stati realizzati due musei dedicati a Leonardo e alla diffusione della sua conoscenza e cultura.
Un po’ di storia: la lettera al fattore
Riporto qui sotto il testo della lettera inviata da Leonardo al suo fattore di Fiesole:
Da Milano a Zanobi Boni, mio Castaldo.
Li 9 de Xbre, 1515
Le ultime quattro caraffe di vino non erano come me le aspettavo e mi è dispiaciuto molto.
Le viti di Fiesole, coltivate in modo migliore, dovrebbero dare all’Italia un ottimo vino, come quello di Ser Ottaviano.
Sapete che ho già detto che bisognerebbe concimare i filari con macerie di vecchi muri demoliti che asciugano le radici e i fusti, così le foglie attraggono tutte le sostanze utili alla perfezione del grappolo.
In più, ai nostri giorni facciamo la cosa peggiore: fermentiamo il vino in vasi aperti e così l’essenza si disperde nell’aria e non rimane altro che un liquido senza sapore colorato dalle bucce e dalla polpa; e poi non si fanno i travasi come si deve e per questo viene fuori un vino intorbidito e pesante per lo stomaco.
Allora se voi e gli altri accoglieste questi ragionamenti berremmo un vino eccellente.
Che il Signore ci accompagni e vi conservi
Leonardo Da Vinci
Il Metodo Leonardo
Tra i suoi studi c’è anche quella che, secoli più tardi, sarebbe stata chiamata la scienza dell’enologia. Attraverso l’osservazione meticolosa di tutti i processi naturali che portano alla piena maturazione dell’uva e tramite l’invenzione di strumenti e tecniche per trasformarla in vino, Leonardo scopre il modo di ottenere vini eccellenti.
Una scoperta così innovativa che i suoi contemporanei non la comprendono. Il suo metodo per fare vino è rimasto sepolto per cinque secoli fino a che, negli ultimi decenni, tre illustri esperti di Leonardo iniziano a riportarlo alla luce: ne scrive per primo Alessandro Vezzosi nel suo libro del 1991 Il Vino di Leonardo, poi Carlo Pedretti in un articolo del 2008 sul Corriere della Sera “Leonardo genio tuttofare era anche esperto di vino” e Luca Maroni nel libro “Milano È la Vigna di Leonardo” del 2015.
Il Metodo Leonardo® contiene osservazioni e obiettivi leonardiani che lo staff tecnico, agronomico ed enologico di Cantine Leonardo da Vinci ha assunto come linee guida per lo studio e la messa a punto di un metodo che, grazie all’impiego delle moderne tecniche vitoenologiche, consente il conseguimento dell’obiettivo di Leonardo: ottenere prima uve e poi vini dall’indice di qualità analitico-sensoriale ottimizzato.
Le Cantine Leonardo da Vinci hanno fatto tesoro delle ragioni esplicate da Leonardo nella sua lettera, e impiegano in modo originale e unico le più avanzate tecniche per far sì che il Metodo Leonardo sia il capitolato viticolo ed enologico produttivo – esclusivo e segreto – di ogni loro vino.
Villa da Vinci
Villa da Vinci è una tenuta in Toscana che comprende un borgo medievale del 1152, circondata da lussureggianti vigneti che si estendono per 75 ettari e da boschi incontaminati.
Oggi è uno spazio polifunzionale composto da una dimora storica e wine resort, un museo ricavato da un ex edificio colonico, uno spazio per degustazioni ed eventi, un grande parco e una piccola chiesa privata.
Sul sito xtraWine potrete trovare una vasta gamma dei vini delle Cantine Leonardo da Vinci adatti alle vostre esigenze e potrete un sorso di storia.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.