Appena poco nascosto dall’etichetta, nel fascino di quel rosso elegante e complesso si avverte quanto di più gioioso la natura nasconda in questa terra. L’etichetta si pone come realizzazione di un desiderio che fa del mondo un posto ideale che nel concreto esiste, tanto più speciale nel reale.
Visitare i vigneti, le cantine, i borghi medievali, il mare e la collina, con la conseguente degustazione di vini in virtù dell’accompagnamento dei produttori, permettono il passaggio dal mondo ideale a reale. Dunque, ciascun assaggio di vino Bolgheri vissuto in ogni parte del mondo non farà altro che generare alla memoria queste sensazioni con il desiderio di riviverle e godere di tanta pienezza.
La storia
Tutto inizia nel 1944, quando Mario Incisa della Rocchetta impianta il primo vigneto di cabernet a Castiglioncello di Bolgheri. Nel 1968 nasce la prima bottiglia di Bolgheri Sassicaia, dalla stessa etichetta che oggi ci è nota. Dobbiamo attendere il 1994 per la DOC del vino rosso che disciplina i Bolgheri Superiore ed il Bolgheri Sassicaia, come primo esempio di “cru” italiano. Come ogni grande storia è necessario del tempo affinché la si comprenda, affinché le intuizioni del Marchese Incisa divengano l’evidenza di un fenomeno particolare per la storia del vino italiano. Si tratta di quel fenomeno che dona ai vini bolgheresi, una certa pienezza e una grande espressione di “terroir“, vini radicati nel legame col suolo e col clima del territorio da cui provengono.
Un carattere, quello di questi vini, personale, di razza, tra cui i più noti attingono da un armonico adattamento dei vitigni usati al clima di Bolgheri, l’espressione mediterranea di Cabernet e Merlot. Una vera e propria chiamata ai grandi vini che si esprime, anche con l’autoctono Vermentino, tanto diffuso nella zona.
Bolgheri Sassicaia è uno tra i più grandi vini del mondo. La DOC Bolgheri si espande con rapidità, passando dai 250 ettari della fine degli anni ’90 ai 1.319 attuali. Oggi le aziende associate al Consorzio sono 45 su circa 67 operanti sul territorio e la DOC è chiusa.
Le caratteristiche dei vini
Caratteristici del Bolgheri sono certamente i blend Cabernet (Sauvignon e Franc) e Merlot, talvolta accompagnato da Syrah, Petit Verdot e, di rado, da Sangiovese. Quello che ci troviamo a constatare dinnanzi ai nostri occhi è un rosso dal colore intenso di un rubino cupo, spesso impenetrabile, a cui il tempo non fa danni, dai profumi di frutto nero maturo e dolce con note balsamiche di macchia mediterranea, peculiari del terroir bolgherese. Rotondità e morbidezza, dolcezza del frutto si percepiscono al palato, con spiccata freschezza della parte acida e dalla trama tannica fitta e matura, chiudendo con eccellente lunghezza.
Che siano possenti o non lo siano, i vini si presentano equilibrati ed armonici. Sotto il Bolgheri Sassicaia, i Bolgheri Superiore ed i grandi IGT, risiede la vasta gamma dei Bolgheri Rosso. Parliamo di vini dettati da una grande piacevolezza e bevibilità, anch’essi morbidi, eleganti e maturi, poco impegnativi, ma dalla capacità di viaggiare in armonia con una saporita cucina di carni rosse e selvaggina. Le caratteristiche qualitative dei vini prodotti dai vigneti del Bolgheri sono in continua crescita e miglioramento, soprattutto in virtù del fatto che la loro età è ancora abbastanza bassa rispetto ad altre zone storiche. La critica internazionale afferma dunque che il potenziale del vino Bolgheri è immenso e in grande salita.