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Bellavista: tutti i piatti per accompagnare i Franciacorta

Colore ed energia. Sono questi i segni distintivi della cantina Bellavista, una delle eccellenze italiane nella produzione di Franciacorta spumante. La casa, nata nel 1977 a Ebrusco, in provincia di Brescia, da un’idea e dal lavoro di Vittorio Moretti e dell’enologo Mattia Vezzola, ha saputo imporsi, anno dopo anno, come punto di riferimento per gli amanti delle bollicine made in Italy.

Non solo bollicine

Bellavista, pur trovando nelle diverse declinazioni del Franciacorta la sua massima espressione, ha saputo conquistare il mercato anche con la produzione di vini tranquilli. L’azienda, infatti, vanta nella sua cantina anche vini bianchi pregiati da Chardonnay vinificati in purezza (in qualche caso tagliati con Pinot bianco), rossi IGT di ottima qualità (dal Cabernet Sauvignon e Merolt) e produce anche un Brandy (che omaggia, nel nome Arzante, Gabriele D’Annunzio).

Lo spumante in cucina, ecco come valorizzare le produzioni Bellavista

La parte del leone, però, come detto, in casa Bellavista la fa lo spumante, in tutte le sue diverse declinazioni. Come esaltare al meglio il gusto e le proprietà di questi vini? Proviamo a darvi qualche piccolo suggerimento per mettere in tavola un abbinamento destinato a rendere indimenticabile un’occasione speciale.

Vittorio Moretti, il Franciacorta speciale

Partiamo da una bottiglia speciale: il Franciacorta Vittorio Moretti, che prende il nome dal fondatore della casa vinicola. Perfetto per un antipasto a base di frutti di mare, per stuzzicare l’appetito. Dall’oro al verde chiaro, è uno spumante elegante, brillante, evocativo. Fruttato, solletica l’olfatto con i rimandi alla pesca bianca e alle nespole, seguiti dai profumi degli agrumi e note floreali. È il vino giusto per ostriche, crostacei e branzino.

Alma Gran Cuvée Brut, il re della cantina

Dal colore giallo vivo, luminoso, con riflessi verdognoli, Alma Gran Cuvée Brut è il re della cantina Bellavista. Frutto dell’unione tra uve Chardonnay (77 per cento), Pinot Nero (22 per cento) e Pinot bianco (1 per cento), rende speciali antipasti e cene. Il gusto cremoso, a tratti croccanti, si accompagna a un profumo delicato che sposa frutta dolce matura, meringa, pasticceria e scorze di agrume candito. È lo spumante giusto per aperitivi e piatti a base di pesce. Perfetto per stuzzichini, tartare di pesce, grandi crostacei, è da servire in flute a una temperatura tra i 6° e gli 8°. Il suo gusto accompagna elegantemente orate, spigole e cernie.

Bellavista vendemmia Pas Operé, la leggerezza delle nuvole

Nella gamma dei Franciacorta c’è anche il Pas Operé: 65% Chardonnay, 35% Pinot nero. Un prodotto esclusivo che riposa 6 anni, a partire dalla vendemmia, prima di poter essere gustato. Il colore va dal giallo caldo della paglia all’oro luminoso e riflette una straordinaria purezza e profondità. Il sapore pieno riempie la bocca del gusto della frutta matura. Un piccolo gioiello da gustare con antipasti a base di pesce, anche affumicato o un primo piatto al pesce in bianco. Perfetto anche per esaltare un risotto ai funghi.

Bellavista vendemmia Rosè, sensuale come un quadro di Klimt

Un mix perfetto tra Chardonnay (62 per cento) e Pinot nero (38 per cento) dà vita a uno spumante delicato e inafferrabile, come le donne di Klimt. Un vino che si eleva nelle cantine Bellavista per almeno 5 anni e si presenta con una morbida spuma bianca ed esuberante. Il colore va dal rosa tenue a quello antico e il profumo rapisce con i toni dolci della pesca bianca, fragole di bosco, agrumi, mela golden, rosa canina e un ricordo di pane tostato. È il vino perfetto per gli amanti del sushi e del sashimi. Da provare anche con stuzzichini e antipasti a base di pesce, carni bianche in umido, pesce e crostacei al vapore.

Bellavista Satèn, lo Chardonnay per eccellenza

È purissimo il Bellavista Satèn, nato da uve 100 per cento Chardonnay. Dorato, dalle sfumature smeraldo, presenta una schiuma compatta e soffice. Il suo sapore minerale e agrumato lo rende indicato per accompagnare il gusto del limone e dell’insalata di granseola. Da provare anche con un’insalata russa leggera o crostacei teneri. La sua freschezza alleggerisce gradevolmente una frittura all’italiana.

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