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Dal tappo di sughero alla chiusura tecnica per Pojer&Sandri

Coesistono così tanti elementi per la riuscita di un vino qualitativamente buono, che non è facile rintracciarne il capro espiatorio di un possibile insuccesso.Tra i tanti, quello a cui difficilmente si bada è il tappo. Di consueto troviamo il prestigioso sughero naturale a fare da garante ai nostri vini, tuttavia pare che quest’ultimo non ne assicuri le prestazioni, soprattutto se i vini in questione sono destinati a lunghi tempi di invecchiamento.

La maison trentina, Pojer&Sandri, con Vinventions, compie una scelta diversa utilizzando il tappo tecnico al fine di prevenire il problema dell’ossidazione. Mario Pojer, come capo della maison, spiega le motivazioni dell’inaspettato cambiamento, raccontando la propria esperienza sino ad oggi. In 43 anni egli ha potuto constatare che la degustazione di vecchie bottiglie con tappo in sughero, quelle che hanno fatto la storia dell’azienda, dopo 10 anni dall’imbottigliamento, apparivano quasi ossidate. Da qui la decisione modificare il tappo, poiché la composizione sempre differente del sughero pregiudica il prodotto finale. Si tratta di una scelta forte, che si avvale dell’utilizzo delle chiusure tecniche di Vinventions, tra le migliori aziende in fatto di tappi per il vino, con una vendita di circa 2,7 miliardi di chiusure nel mondo nel 2017 nonché secondo fornitore a livello mondiale.

Comunemente si è portati a credere che il tappo in sughero procuri sgraditi profumi per mezzo del Tca, ma per Mario Pajor il vero problema che ha condotto ad una sterzata di utilizzo è stato l’ossidazione. Infatti, quello del TCA è un problema già risolto dall’accertamento qualitativo dei tappi prima del loro utilizzo, nel 1986. Oggi la chiusura tecnica, da sughero e da polimeri, sembra essere la più performante.

Quali ripercussioni ha provocato questa decisione sul mercato tradizionale? Il fatto che il tappo di sughero sia stato spodestato, sorprendentemente, ha ottenuto entusiasmanti reazioni da parte dei clienti che hanno valutato la novità come una scelta all’avanguardia, poiché il problema del gusto di tappo non è piacevole da riscontrare.

Dall’altro lato il Dr Heino Freudenberg, Presidente e Ceo di Vinventions, racconta la propria soddisfazione nel constatare che l’impegno e la motivazione, legati all’innovazione e alla sostenibilità, siano i modelli utilizzati per la crescita globale, e che la novità delle chiusure da essi prodotta possa contribuire alla protezione dei vini e al miglioramento della loro essenza. Vinventions, animato dal desiderio di poter garantire al produttore di vini affidabilità ed innovazione, è ampiamente appoggiato, dal capo dell’ufficio Innovazione e Presidente di Vinventions per le Americhe, Malcolm Thompson. Il capo coopera con una squadra di 47 professionisti fortemente qualificati, con circa 97 brevetti concessi e 47 brevetti in corso di registrazione, 30 nuovi prodotti lanciati negli ultimi 30 anni, più di 30 documenti tecnici e scientifici e 13 premi ottenuti per l’innovazione a livello globale.

 

 

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