Oggi vi proponiamo un ortaggio presente in tantissime ricette della nostra cucina, uno di quelli dagli incredibili benefici e proprietà: la verza.
Origini
Stiamo parlando di una pianta conosciuta sin dall’antichità per le sue proprietà medicinali, infatti, un antico mito greco racconta che il cavolo verza selvatico ebbe origine dalle gocce sudate di Zeus. In special modo era da associare alle donne nella fase di allattamento per accertarsi una buona quantità di latte.
I Romani furono scaltri nel rintracciarne diverse specificità di questo ortaggio, usandolo come antidoto, o anche come trattamento in grado di prevenire l’ubriachezza e come disinfettante qualora si presentassero ferite sotto forma di impacco.
Composizione
La verza è una pianta crocifere, ovvero con un fiore caratterizzato da quattro petali, dalla forma di croce e con uno stelo denso con foglie verdi o grigie. Parliamo di un ortaggio che si presenta nella fredda stagione invernale, dunque raccolto solitamente nel periodo che va da ottobre ad aprile.
La sua composizione prevede per lo più acqua (90%), oltre a proteine, fibre, ceneri, zuccheri, carboidrati. Presenta, poi, una buona dose di sali minerali, in particolare calcio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, ferro e molte vitamine, soprattutto quelle del gruppo A, B ed E. Non presenta alcuna traccia di grasso, con pochissime calorie circa 30 kCal per etto.
Benefici
La ricchezza di vitamina C nella verza permette di creare un effetto ricostituente e riequilibrante sull’organismo. Dalle note proprietà diuretiche e lassative, si presenta come alimento capace di alleggerire la stanchezza generale, con ulteriori effetti positivi per quanti soffrono di anemia e avitaminosi, per il suo contenuto di vitamina C, B1, A ed E. Assunto, poi, sotto forma di succo aiuta a combattere l’influenza, la colite e l’edema e aiuta a smaltire le tossine. La sua alta composizione di fibre permette di regolare l’attività intestinale. Nel caso di assenza di voce, basti aggiungergli del miele per ottenere ottimi effetti. Agisce su vari disturbi digestivi, dalla diarrea alla colite ed anche sulle infiammazioni di stomaco e sui dolori intestinali.
Ottimo per una buona circolazione sanguigna, efficace per ridurre infiammazioni di naso, orecchie e gola (angina, laringite), ed è utile anche per la bronchite e l’asma mediante impacchi. L’utilizzo della verza aiuta anche in caso di emorroidi, dolori muscolari, per le persone che soffrono di nevralgia multipla, mal di testa, mal di denti e sciatica, nei disturbi della cute, come ad esempio l’herpes zoster o il Fuoco di Sant’Antonio, per gli occhi rossi o la congiuntivite.
Chiaramente è comunque essenziale rispettare le dosi raccomandate e consultare un medico per effettuare ulteriori esami nel caso in cui i dolori persistano.
In cucina
Conosciuta l’alta varietà di effetti benefici che la verza presenta non bisogna tralasciare il suo ruolo principale, rilegato a tante ricette della cucina regionale Italiana, un ottimo ingrediente della cucina naturale per svariate zuppe e creme oltre che presente in primi piatti ed involtini vegetali. Alcuni esempi sono: involtini di verza con patate, risotto alla verza, vellutata di verza, polpette di verza, minestra di verza e tanti altri.
Vino e verza
Abbiamo appena visto come la verza sia versatile nell’accostamento con pasta, riso e carne, dunque, l’abbinamento del vino non può prescindere da questo.
Infatti, se ci accingiamo a preparare la nostra verza con riso, si consiglia un vino bianco fermo, di struttura media. Un Malvasia è quello che ci vuole!
Nel caso in cui decidiamo di cucinare la verza come contorno di carne, allora, spostiamo la nostra attenzione verso un vino rosso, con riflessi violacei: il Nero d’Avola. Dal profumo ampio ed elegante,in bocca ha un attacco dolce, dove il retrogusto è fruttato, armonico, lungo e persistente.