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Abbinamento vino e orecchiette alle cime di rapa

Le orecchiette alle cime di rapa è un piatto tipico della tradizione pugliese. È un piatto dal sapore amaro delle cime di rapa abbinato al gusto salato delle acciughe, condite con aglio e peperoncino.

Con questa pietanza possono essere abbinati diversi vini come il Manti, preferibilmente annata 2010. È a base di uve Chardonnay che provengono da una vigna di 50 anni. È  un vino che matura per sei mesi in legno e che per questo ha una struttura importante. Le sue caratteristiche sono i profumi intensi, quasi dolci di frutta esotica e pesca percoca con note floreali di ginestra e mimosa, sentori vegetali di basilico e note saline. In bocca emergono gli stessi profumi e la dolcezza degli aromi si trasforma in morbidezza del vino che ha una buona sapidità e acidità. Un vino che si sposa benissimo con un piatto particolare come le orecchiette alle cime di rapa. Il Manti attenua la tendenza amarognola delle cime di rapa, senza annullarla ma anzi ne esalta il sapore. Un vino che invoglia ad assaggiare di nuovo la pietanza e sorseggiare ancora.

Il Manti non va solo con le orecchiette alle cime di rapa

Il Manti è un vino che vale la pena provare anche se non stiamo mangiando le orecchiette alle cime di rapa. Con le sue caratteristiche infatti si può abbinare molto bene anche con un risotto al radicchio o con una pasta ai carciofi o ai funghi porcini. Un vino che dà il meglio di sé abbinato a primi piatti costruiti a base di pesce e verdure.

Altri vini in abbinamento con le orecchiette alle cime di rapa

Le orecchiette alle cime di rapa sono un piatto a base essenzialmente di verdure, saporite e addolcite dalla presenza della pasta, quindi vanno bene i bianchi con un buon corpo e persistenza aromatica, molto morbidi come ad esempio un Gravina o un Locorotondo. Si può  provare l’abbinamento anche con un rosato come un Salice Salentino, proprio nativo della Puglia.

Un altro vino perfetto da abbinare a questo piatto tipico deve essere morbido all’assaggio e non deve avere particolari durezze. Per questo è bene prediligere un bianco a un rosso e far ricadere la propria scelta su un Bianco d’Alessano,  che sarà in grado di esaltare tutti i sapori di questo piatto tipico della tradizione della Puglia, addolcendone tutte le ruvidità.

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