Il piatto di oggi propone due elementi straordinari: i ravioli fatti in casa e il pregiato tartufo bianco. Parliamo dunque dei ravioli al tartufo bianco, gustosi e semplici da preparare. Scopriamo alcuni consigli!
La scelta del tartufo
Il tartufo bianco è un fungo sotterraneo particolarmente delicato, capace di perdere facilmente le proprie caratteristiche organolettiche che lo rendono così ricercato, subito poco dopo la raccolta. Ecco l’importanza di acquisirlo freschissimo e qualitativamente buono, controllando al momento dell’acquisto che abbia un colore uniforme, che sia consistente e compatto al tatto, che opponga fra le dita resistenza e che abbia un odore intenso. Per comprendere poi se vi sono parassiti al suo interno, avviciniamolo all’orecchio e premiamo con le dita così da capire se emette dei crepitii derivanti da piccoli fori dovuti appunto ai parassiti.
Ingredienti
- Pasta all’uovo
- 500 gr farina 00
- 6 tuorli d’uovo
- 1 uovo intero
- 300 gr spinaci
- 300 gr ricotta vaccina
- parmigiano Reggiano q.b.
- noce moscata q.b.
- olio extra vergine di oliva q.b.
- tartufo bianco
Preparazione
Per prima cosa prepariamo la pasta: disponiamo la farina a fontana aggiungendo
le uova ed un pizzico di sale fino. Impastiamo fino ad ottenere un composto uniforme.
A questo punto lasciamo riposare in frigo almeno mezz’ora, in modo che l’impasto diventi più elastico e possa essere steso con il mattarello fino al raggiungimento del suo spessore di 3/4 mm. Tagliamo ora dei dischi del diametro di circa 5 cm.
Per il ripieno dobbiamo mondare gli spinaci e cuocerli al vapore per circa 3 minuti, tagliandoli molto finemente con il coltello. Ora uniamo agli spinaci la ricotta ben sgocciolata, il rosso d’uovo, un pugno di parmigiano ed un pizzico di noce moscata.
Pronto il nostro ripieno, occupiamoci di riempire a metà i dischi precedentemente preparati, avvolgendoli delicatamente e sigillando la pasta. Siamo pronti per farli cuocere in acqua bollente per circa 3 minuti.
La piccola durata di cottura ci permette di scolarli in pochi minuti e poggiarli in un piatto dove, ancora caldi, li copriamo con delle scaglie di tartufo bianco ed un filo d’olio.
Vino e tartufo bianco
Il tuber magnatum, ovvero dei ricchi signori, è il tartufo che abbiamo appena utilizzato per la nostra ricetta. Dalla forma tutt’altro che regolare, può avere una pezzatura dai 200 ai 400 grammi, arrivando anche ad avere un peso superiore al chilo e dal colore giallo ocra tendente al grigio oliva con tonalità che vanno dal nocciola al marroncino.
Il suo profumo caratteristico e riconoscibile non consente facili abbinamenti col vino. Infatti, gli abbinamenti col tartufo appaiono sempre difficili. La cosa veramente importante è saper dosare il tartufo.
Quelli prediletti, in genere sono i vini rossi corposi, come ad esempio Barolo, Amarone della Valpolicella, Rosso Piceno, Bolgheri.