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Abbinamento vino e astice alla catalana

Oggi ci dedichiamo alla preparazione di un piatto che sa di mare, uno di quelli da prediligere nel caso in cui si desideri consegnare al palato un sapore differente. Parliamo dell’astice alla catalana, una pietanza semplice ma molto gustosa, caratterizzata da polpa di astice assemblata a pomodori e cipolla rossa. Si propone come versatile nel servizio, dunque, la si può preparare in virtù di un antipasto o come secondo piatto. Di questa ricetta tipica della Sardegna, della città di Alghero, sappiamo che fu portata dai catalani che invasero l’isola nel XIV secolo. Scopriamo gli ingredienti!

Ingredienti

  • 1,2 kg di astice
  • 250 g pomodorini
  • 1 cipolla rossa
  • succo di limone di mezzo
  • 150 g di olio extravergine d’oliva
  • 1 cucchiaio Di aceto di vino bianco
  • sale fino q.b.
  • pepe nero q.b.

Preparazione

Iniziamo la nostra preparazione dell’astice alla catalana tagliando la cipolla rossa a rondelle sottili, mettendola a bagno in una ciotola coperta con acqua, insieme ad un cucchiaio di aceto per almeno 20 minuti.
Nel caso in cui l’astice acquistato sia vivo, leghiamo le chele con degli elastici, per evitare di essere pizzicati.
Prendiamo ora una pentola con dell’acqua che facciamo bollire, inserendo velocemente l’astice già sciacquato sotto l’acqua corrente. Copriamo subito la pentola con un coperchio cosicché non schizzi l’acqua bollente. Dopo circa 10 minuti estrapoliamo l’astice e facciamolo sgocciolare.

A questo punto, preleviamo l’astice dalla pentola e poggiamolo sul tagliere dove, per mezzo di un trinciapollo, tagliamo la corazza sulla parte dell’addome per tutta la lunghezza, così da divaricare la corazza ed estrarne la polpa intera.
Un’altra modalità consiste nel separare la testa dell’astice dal resto del corpo, quindi con un trinciapollo, tagliamo la corazza della coda per il lungo con minuzia, in maniera da estrarre tutta la polpa.

Di fronte all’astice aperto in due, tagliamo la polpa dell’astice a rondelle, mentre con un apposito attrezzo o con uno schiaccianoci, rompiamo il guscio delle chele da cui otteniamo la polpa interna ricavandola tutta intera.

Ora prendiamo una ciotola e un cucchiaino con cui raccogliamo la parte molle presente  nella testa dell’astice e mischiamola con olio, limone, sale e pepe macinato. Tagliamo a fettine i pomodori che condiamo con olio e sale e stendiamone una fila su di un piatto da portata. In seguito disponiamo la polpa dell’astice tagliata a rondelle e le chele, guarniamo con le rondelle di cipolle e versiamo sopra la salsina preparata con olio, limone e la parte molle dell’astice raccolta col cucchiaino.

Il vino

Oggi ci troviamo di fronte alla scelta di un calice che sia in grado di accompagnare le peculiarità di una ricetta contraddistinta dall’aromaticità dovuta alla presenza della cipolla e dei pomodori, accanto alla tendente dolcezza del crostaceo. Con note sparse di acidità, ben donate dal pomodoro, e una buona durevolezza gustativa, non possiamo che scegliere un vino che avvalori la persistenza degli aromi sul palato.

Per il piatto odierno scegliamo un vino fermo e fresco, Soave Classico, giallo acceso con la brillantezza dei riflessi verdi. Dalle note di agrumi e dal profumo di erbe di montagna, emerge un vino in grado di stare accanto alla polpa del pesce in maniera da congiungerne l’aspetto salino e quello delicato della carne. Reca un perfetto equilibrio mediante l’elegante freschezza e sapidità. Piacevole e facile da bere.

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