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Il vino siciliano al quarto posto in Italia

La bella Trinacria ci sorprende ancora, poiché oltre alle bellezze che presenta e alle bontà di cui si fa garante, mostra un altissimo livello anche in fatto di vini. A dimostrarlo è il Forum delle economie di UniCredit rispetto agli esiti lavorativi delle varie aziende vinicole siciliane, i quali rivelano tutti i dati utili in virtù della Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani che Assovini Sicilia organizza a Palermo dal 3 al 7 maggio.

I dati

La Sicilia si posiziona come quarta in classifica per la produzione di vino dopo Veneto, Puglia ed Emilia Romagna. La sua produzione supera il 10% del vino italiano, con vini Dip e Igp che raggiungono l’80% della produzione regionale. Parliamo di una terra, quella sicula, che dispone di una superficie a vite biologica caratterizzata da 38.935 ettari (37,6% della superficie nazionale), seguita da Puglia e Toscana.

L’assessore regionale Agricoltura e Pesca, Edy Bandiera, racconta il proprio orgoglio e lo stupore nel riconoscere la crescita che il vino siciliano compie. Si tratta di una scalata lenta, alimentata dal lavoro quotidiano che fatica ad intravedere le vette. Dunque, secondo un impensabile immaginario di successo dovuto dalla sinergica collaborazione di cantine, imprenditori e qualità della terra, si compie questo nuovo risultato per il vino siciliano. L’assessore continua spiegando quanto oggi, grazie ad una intensa attività locale, si beva bene in Sicilia assecondando i vini da essa prodotti. A partire da questo traguardo ben superato, si continua ad aspirare al meglio con il desiderio di crescere sempre di più.

Secondo UniCredit

L’istituto Sicilia UniCredit promuove l’impegno delle aziende vitivinicole siciliane secondo soluzioni reali che rispondano alle varie e possibili esigenze della filiera produttiva sostenendole nel loro percorso di crescita e innovazione. Il credito che le si  concede oggi ha un ruolo importante ma non primario. Il network internazionale UniCredit accompagna le aziende vitivinicole all’estero, donandole aiuto e possibilità di integrarsi in nuovi mercati emergenti.

Secondo un bilancio di 72 società di capitali che operano nel settore e che hanno depositato i bilanci negli ultimi cinque anni, emerge che l‘Italia è il primo produttore mondiale con 46 milioni di ettolitri, il secondo esportatore mondiale con 21 milioni di ettolitri e il terzo consumatore mondiale con 23 milioni di ettolitri. La filiera vitivinicola realizza in Italia 11 miliardi di fatturato, di cui il 60% con vini Dop e Igp e il 20% con spumanti. Stati Uniti, Germania e Regno Unito sono i principali mercati di sbocco del vino italiano.

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