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xtraWinexperience episodio 9: il viaggio continua con i vini del Lazio

Il viaggio di #xtrawinexperience continua in Lazio. xtraWine è sbarcato nella regione della capitale d’Italia, alla scoperta dei migliori vini del Lazio.

Vuoi ripercorrere tutte le tappe del nostro tour? Scopri lo xtraWine Magazine.

Il vino del Lazio nella storia

La storia dei vini di questa regione è davvero antica e risale al tempo degli Etruschi, che già all’epoca coltivavano diversi vitigni autoctoni.

Fu poi grazie all’Impero Romano che il vino si diffuse in tutta Europa. La leggenda narra infatti che l’imperatore Marco Aurelio Probo voleva che le legioni romane portassero con loro un vitigno, perché venisse piantato nel nuovo territorio conquistato.

Questo rito fece diventare la pianta di vite il simbolo del potere dell’Impero Romano.

Lazio, terre e vini da scoprire

Il Lazio si divide tra mare, pianure e colline, un territorio ideale per la proliferazione della vite.

La regione ha una superficie vitata di quasi 28.000 ettari, quindi un’estensione senz’altro di tutto rispetto, che dà origine a oltre 2 milioni di ettolitri di vino.

Il territorio così variegato con terreni vulcanici, laghi, zone collinari e pianure bonificate (l’Agro Pontino) permettono una produzione diversificata di vini.

Vini del Lazio, ogni zona il suo prodotto

La zona dei Castelli Romani è famosa per i laghi di Castelgandolfo, Nemi e Bracciano e per Monte Porzio Catone e Grottaferrata.

I Castelli Romani ospitano inoltre i vigneti di alcune delle più importanti uve del Lazio, come la malvasia patinata. In questa zona si concentra un terzo della produzione enologica della regione.

In questo territorio viene coltivata anche il trebbiano, il vino più antico della zona, la cui origine risale all’epoca dell’Impero Romano: già Plinio scriveva infatti del vino trebulanum, in Toscana e Lazio.

La malvasia ha invece origini greche: il suo nome deriva da Monemvasia, città di importazione della pianta di vite.

Nel territorio della Ciociaria, che comprende la zona di Frosinone, si trova la maggiore produzione di Cesanese del Piglio Docg, un vino molto antico ed un vero e proprio tesoro per questa regione.

In Ciociaria viene prodotta anche la Passerina del Frusinate IGT.

Proseguendo il nostro tour, arriviamo in provincia di Latina, dove troviamo il Nero Buono di Cori e il Moscato di Terracina.

Il nostro viaggio tra i vini del Lazio termina in provincia di Viterbo. Qui si coltivano l’Aleatico di Gradoli, la Malvasia Bianca e il Trebbiano bianco, dal quale viene prodotto il famoso vino Est! Est! Est! Di Montefalcone.

Tre vini del Lazio perfetti per ogni occasione

Grazie al territorio variegato e unico nel suo genere, i vini del Lazio sono tanti e diversificati tra loro. Ce n’è uno adatto per ogni occasione.

Su xtraWine puoi trovare tantissimi vini del Lazio ai migliori prezzi. Ecco tre consigli per esplorare questa splendida regione attraverso il calice.

Cotarella Montiano 2018

Il Montiano, vessillo di casa Falesco, è un rosso fermo proveniente per il 100% da vitigni Merlot laziali, con denominazione IGT.

Il clima laziale, caldo ma non eccessivamente umido, permette lo sviluppo di un vino premiato da Gambero Rosso, Veronelli e Bibenda, che lo classificano come uno dei vini migliori in termini di eccellenza da almeno tre anni.

Provalo con carni rosse durante una grigliata in giardino.

Tenuta di Fiorano Fiorano Bianco 2017

Tenuta di Fiorano Fiorano Bianco 2017 è un vino dai profumi di sorprendente complessità, minerali, intensi ma eleganti, con un frutto piacevole e non troppo maturo, pesca bianca, nespola, forse mandorla fresca, poi pietra focaia, fiori di genziana.

Sapore equilibrato, morbido, sapido, perfettamente sostenuto da un’acidità salmastra e mediterranea. Abbinalo con primi e secondi di pesce o a base di carne bianca.

Cotarella Syrah Ogrà 2016

Per assaporare tutto il territorio laziale, l’ideale è Cotarella Syrah Ogrà 2016. 100% Syrah, un vitigno internazionale che trova ampio utilizzo tra i vini del Lazio.

Un vino dal color rosso rubino intenso, che al naso sprigiona sentori di frutta matura e di spezie. L’impatto gustativo è notevole, ricco e avvolgente. Il finale al palato è dolce e persistente: da provare con carni rosse o una degustazione di formaggi dal gusto intenso.

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