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xtraWinexperience episodio 10: Campania

xtraWinexperience arriva in Campania

Posto prediletto per le vacanze dell’elite dell’Impero Romano, la Campania ha una storia affascinante. E vini altrettanto interessanti ed unici.

I Greci raggiunsero la regione per primi, facendone una colonia. Seguirono poi gli Etruschi a cui si deve la costruzione della citta’ di Capua. Fondata nel VI secolo AC la citta’ divenne una vera e propria roccaforte per gli Etruschi, ed un centro strategico importante durante il periodo Romano. A differenza di Napoli, citta’ nata sotto i Greci forse nel primo millennio AC ma mai politicamente rilevante, Capua divenne un centro politico che si rivelo’ centrale durante il processo di Romanizzazione della Campania (iniziata nel IV secolo).

I Sanniti usarono il termine Campania per la prima volta nel V secolo AC. Questa popolazione conquisto’ vaste aree della regione dopo aver stipulato un accordo con i Romani, che andavano asserendo la supremazia dell’Impero in quelle aree.

Cio’ che era un accordo, ben presto divenne un vero e proprio processo di Romanizzazione e la Campania divenne un territorio pienamente Romanizzato.

Durante il periodo della Romanizzazione, la Campania si sviluppo’ come una regione importante, divenendo il centro estivo delle elite Romane ma anche un vero e proprio hub commerciale. Citta’ importanti come Nola, Cuma e Poteoli iniziarono a crescere e divenire centrali nella vita commerciale della regione.

Napoli fu l’unica citta’ (una metropoli vera e propria all’epoca) che resistette la Romanizzazione. Era nata come una colonia greca nel primo millennio AC (Napoli non e’ altro che nea polis ovvero citta’ nuova) ed aveva da sempre mantenuto i mores Ellenici, inclusa la lingua greca, unica lingua ufficiale e parlata nella citta’. Nonostante resistente alla Romanizzazione, Napoli sviluppo’ importanti connessioni con Atene e Smirna.

Dopo la caduta dell’Impero Romano, varie popolazioni occuparono la Campania, rendendola un vero e proprio meltin pot di tradizioni e culture, ed un palcoscenico politico che ha pochi eguali nella storia politica ed economica di un centro urbano in Italia. I Bizantini, i Goti ed i Longobardi occuparono la Campania subito dopo la caduta di Roma. Arrivarono poi i Normanni, nell’XI secolo. La regione venne poi incorporata nel Regno di Sicilia nel XII secolo. Durante il Medioevo divenne il centro di lotte di potere importanti e divenne parte del Regno di Napoli dopo i Vespri Siciliani. Infine, dopo tante peripezie, la Campania divenne parte dell’Italia unificata nel 1860.

La Campania ed i suoi vini

Una prova tangibile del mix di culture e poteri nella regione la si trova nel vino della Campania e nelle metodologie di coltura e coltivazione delle viti. Da influenze Etrusche al declino causato dalle invasioni dei Normanni, il vino Campano racconta la storia del territorio.

Catullo, Plinio il Vecchio ma anche Orazio tessevano le lodi del Falernum. Un vino forse ottenuto dall’Aglianico. Un vero e proprio vino per ricchi, che lo assaporavano durante le loro estati nelle loro villae. Esistevano due varianti di Falernum: il bianco ed il rosso. Il Falernum aveva una alta concentrazione alcolica (almeno 15%) e sia la variante bianca che rosse venivano lasciate invecchiare in anfore per molti anni (tra i 15 ed i 20 anni). Il colore era quindi un amber scuro per il bianco, ed un vero e proprio liquido marrone per il rosso.

Ma anche gli Etruschi ebbero forti influenze sul modo di fare vino. La suggestiva Alberata Aversana e’ un esempio di perfezione Etrusca. Ancora oggi in uso, l’Alberata e’ caratteristica del Nord della regione e permette una crescita della vigna in altezza e una ottimizzazione della produttivita’ della pianta. Questo tipo di vigna e’ un caso pressocche’ unico nel mondo anche se esistono delle similarita’ con dei vigneti presenti nel Nord del Portogallo. In periodo di vendemmia si fa uso di scale di almeno 20 metri per raggiungere e raccogliere i grappoli.

L’alberata e’ stata dichiarata Intangible Cultural Heritage of Campania , andndo a posizionarsi con la pizza come bene unico ed intangibile della regione.

Il sud della regione risente invece dell’influenza Greca, con viti molto basse, potature rigorose e produttivita’ ragionata. Oltre all’Asprinio, varieta’ come l‘Aglianico ed il Taurasi – DOCG e, a detta della nostra enologa, un vero e proprio Barolo del Sud- vennero introdotte dai Greci. Due altre varieta’ di uva bianca introdotte durante il periodo greco producono il Fiano di Avellino ed il Greco di Tufo, anche queste ultime DOCG.

Altre varieta’ prettamente autoctone includono, per i bianchi, bancolella, forastera, coda di volpe e la falanghina. Tra le varieta’ rosse troviamo: sciascinoso, casavecchia, piedirosso ed il palummo o piede di colombo. Non mancano poi varieta’ provenienti da altre regioni Italiane ma anche regioni non Italiane: Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Barbera.

source: thewineguy

xtraWinexperience Campania con Feudi di San Gregorio

Una delle cantine piu’ iconiche e conosciute della Campania e’ Feudi di San Gregorio. Scopriremo con loro la Campania di xtraWinexperience.

Fondata nel 1986, la cantina si trova a 50Km dal Vesuvio e dalla cittadina di Pompei, nell’Irpinia ovvero nell’entroterra della regione, a circa un’ora in autostrada da Napoli.

Feudi di San Gregorio rappresenta, con i suoi vini, i duemila anni di tradizione vitivinicola della regione e dell’intero sud Italia.

Quando si giugne a Feudi di San Gregorio, la prima cosa che salta all’occhio e’ il complesso architettonico. La cantina e’ infatti un vero e proprio gioiello architettonico, realizzata dall’architetto Giapponese Hikaru Mori. Cio’ ha permesso alla cantina di partecipare per due volte alla Biennale di Venezia proprio.

Oltre all’eccellenza architettonica abbiamo l’eccellenza enologica che si fonda su un equilibrio tra tradizione e tecnologia (prima azienda nel Sud Italia ad aver ottenuto la certificazione di sostenibilità B-Corp). La cantina produce vini di eccellenza come il Greco di Tufo, Taurasi, Falanghina ed il Fiano e Rubrato.

Non ci resta che dire:

Stay tuned!

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