Nel mio precedente articolo ti ho proposto alcuni cocktail famosi a base di gin. Oggi ti parlo di vino e letteratura.
Il vino, nella storia dell’Umanità, ha sempre avuto un ruolo importante. Produrre vino è un’arte.
Anche la Letteratura è un’arte, è l’arte di usare le parole per creare poesie, saggi, storie.
Vino e Letteratura si sono intrecciati e hanno origine ad opere o a personaggi memorabili.
Contenuto:
- Simposio: un incontro tra vino e letteratura
- Dante Alighieri
- Leonardo Da Vinci
- William Shakespeare
- Edoardo VII Re del Regno Unito
- Alessandro Manzoni
- Giovanni Verga
- Andrea Camilleri
Simposio: un incontro tra vino e letteratura
Nell’antica Grecia al termine di un banchetto c’era il simposio, cioè un momento in cui si recitavano poesie, si cantava e si ballava.
Il vino, servito in un cratere, non era servito puro, ma mescolato con acqua. Questa miscela, di solito, si faceva con due parti di vino e cinque di acqua, oppure di una parte di vino e tre di acqua.
Dante Alighieri
Dante Alighieri (1265 – 1321) uno dei più grandi letterati dell’Italia nella sua Commedia cita il vino.
Nel Canto XV del Purgatorio troviamo questa citazione sul vino:
“E perché meno ammiri la parola, guarda il calor del sol che si fa vino, giunto a l’omor che de la vite cola”.
A parlare qui è il poeta Stazio che si trova nel Purgatorio nel girone dei golosi.
Nel Canto XXIV del Purgatorio si fa riferimento alla Vernaccia:
“E quella faccia di là da lui più che l’altre trapunta ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia: dal Torso fu, e purga per digiuno l’anguille di Bolsena e la vernaccia”
Anche nel Paradiso, nel Canto X, troviamo un altro riferimento al vino come metafora di conoscenza:
“Quando lo raggio de la grazia, onde s’accende verace amore e che poi cresce amando, multiplicato in te tanto resplende, che ti conduce su per quella scala u’ sanza risalir nessun discende; qual ti negasse il vin de la sua fiala per la tua sete, in libertà non fora se non com’ acqua ch’al mar non si cala”
Leonardo Da Vinci
Anche il genio del Rinascimento, Leonardo Da Vinci (1452 – 1519), parla e scrive del vino. Leonardo quando era a Vinci ha avuto modo di conoscere da vicino le vigne.
Ecco una citazione di Leonardo:
“et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni”
In una sua lettera inviata nel 1515 al suo fattore di Fiesole, Leonardo fa alcune osservazioni sulle tecniche di vinificazione oggi note, ma all’epoca erano pionieristiche.
Le Cantine Leonardo Da Vinci hanno scoperto questa lettera e l’hanno utilizzata per produrre vini innovativi ispirati al Genio.
William Shakespeare
Il famoso poeta e drammaturgo inglese William Shakespeare (1564 – 1616) parla del vino.
In una delle sue opere, l’Otello, al suo protagonista mette in bocca queste parole:
“Oh tu, invisibile spirito del vino, se proprio non hai alcun nome con cui ti si possa chiamare, lascia pur che ti si chiami col nome del demonio!”
Edoardo VII Re del Regno Unito
Anche il sovrano inglese Edoardo VII (1841 –1910) ci è rimasta una sua citazione sul vino:
“Il vino non si beve soltanto. Si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e… se ne parla”
Alessandro Manzoni
Anche Alessandro Manzoni (1785 – 1873) scrittore, poeta e drammaturgo ha parlato del vino.
Ne I Promessi Sposi del vino si parla nell’episodio di Renzo all’Osteria della Luna Piena a Milano. Dopo una giornata di tumulti per il l’aumento del pane, Renzo entra nell’Osteria della Luna Piena e inizia a bere un bicchiere di vino dopo l’altro. Renzo non regge il vino e rivela il suo nome e si metterà nei guai con la giustizia rischiando di essere arrestato.
Giovanni Verga
Giovanni Verga (1840 – 1922) nel suo capolavoro I Malavoglia parla del vino. Il fulcro della vita di Aci Trezza si svolge all’Osteria della Santuzza dove le persone si scambiano idee e pettegolezzi.
Il vino semplice è destinato ai vinti, mentre i vini raffinati sono riservati ai vincitori.
Per il Verga il vino rinfranca il cuore e allevia i disagi di una dura giornata di lavoro.
Andrea Camilleri
Chiudo con Andrea Camilleri (1925 – 2019) scrittore scomparso qualche anno fa, anche lui cita il vino.
Infatti il Commissario Montalbano accompagna sempre i suoi pasti con un bicchiere di vino, il suo amato Corvo bianco.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.