Come al solito, nel periodo finale dell’anno fioccano guide e classifiche su ogni parte dello scibile e della vita umana. Per gli amanti del vino, poi, questo è il momento ideale per la ormai solita fotografia del settore offerta dalla Guida del Gambero Rosso dedicata appunto ai “Vini d’Italia”, giunta alla trentesima edizione, con i suoi riconoscimenti di Tre Bicchieri, Tre Bicchieri Verdi e Tre Bicchieri sotto i 15 euro.
Dopo 30 anni lo stesso spirito
Quasi mille pagine, 2400 produttori, oltre 20 mila vini: questi sono in sintesi i numeri della edizione 2017 della Guida ai Vini d’Italia, che come detto arriva alla 30esima edizione che, rispetto alle origini, varia solo per il colore della copertina (che, dall’originale verde bottiglia è passato al colore “rosso Gambero”); non sono infatti cambiati lo spirito né l’importanza di questo lavoro, che continua a raccontare la realtà vitivinicola moderna del nostro Paese, i cambiamenti dei modelli di viticoltura, le evoluzioni regionali, i mutamenti dei gusti dei consumatori, il proliferare di etichette, cantine e denominazioni di qualità. Per questo, in ogni scheda si possono leggere le notizie fondamentali come dati produttivi e territoriali e le indicazioni per la visita, ma anche informazioni sulle pratica di viticultura biologica, biodinamica o convenzionale, e l’eventuale adesione a un protocollo di sostenibilità ambientale.
Come sono selezionati i Tre Bicchieri
Non è stato modificato neanche il lavoro che c’è dietro alla pubblicazione, che resta un’opera collettiva (con un numero di collaboratori che aumenta proporzionalmente a quello dei vini): il primo step inizia un anno prima, con la degustazione alla cieca curata dalle oltre 30 commissioni locali che coinvolgono oltre 70 degustatori di provata esperienza. Successivamente, i vini che passano la selezione vengono riesaminati da una commissione composta dai curatori della Guida e dai responsabili delle varie regioni: è proprio in questa fase che da circa 1600 vini vengono selezionati i Tre Bicchieri, un’espressione che ormai significa “vino eccellente” in tutto il mondo.
I Tre Bicchieri 2017
Quest’anno, come spiega Marco Sabellico, uno dei tre curatori della Guida, “i vini premiati con i Tre Bicchieri sono aumentati da 34 a 429”, così suddivisi: 80 grandi vini sono localizzati in Toscana, 75 in Piemonte, 38 in Veneto. Fuori dal podio ci sono l’Alto Adige con 27, il Friuli con 26, la Lombardia e la Campania con 22, e poi ancora a completare la top ten Sicilia con 21 Tre Bicchieri, Marche con 20 ed Emilia Romagna con 14. Seguono le altre regioni, come Abruzzo, Sardegna e Puglia (12 riconoscimenti), Umbria e Trentino (10), Lazio (7), Valle d’Aosta e Liguria (6), Basilicata (4), Calabria (3) e, infine, l’unico del Molise. Un’ulteriore indicazione presente sulla Guida del Gambero Rosso 2017 è quella della Stella, che segnala le aziende che hanno ottenuto più di 10 Tre Bicchieri nella loro carriera: ai vertici c’è Gaja con 6 stelle, poi Ca’ del Bosco con 4, mentre con 3 Stelle si annoverano a La Spinetta, Elio Altare – Cascina Nuova, Allegrini, Castello di Fonterutoli e Valentini.
Gli altri premi
Non meno interessanti sono i premi Speciali dell’anno della Guida Vini d’Italia 2017.
- Il Rosso dell’Anno è il Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto ’13 di Chiaromonte, un grande Gioia del Colle Primitivo.
- Il Bianco dell’Anno è il Classico Superiore Misco ’15 di Tenuta di Tavignano, un raffinatissimo elegante Verdicchio dei Castelli di Jesi.
- Il premio Bollicine dell’Anno va alla ventesima annata di un iconico Valdobbiadene, il Giustino B. ’15 della Ruggeri & C.
- Il premio Dolce dell’Anno va alla friulana Lis Neris che ci ha proposto un Tal Lùc Cuvée Speciale, un fantastico vino da meditazione frutto del taglio di due annate, la 2006 e la 2008.
- La Cantina dell’Anno va a Bellavista, la grande azienda franciacortina divenuta da poco capofila del gruppo Terra Moretti (come raccontato in questo articolo), che vanta una collezione di maison di livello tra Franciacorta e Toscana.
- Il Miglior rapporto Qualità Prezzo va all’ottimo Pecorino ’15 dell’abruzzese Tiberio.
- Il Viticoltore dell’Anno è Aimone Vio, un vigneron ligure di grande talento e straordinaria passione. La Cantina Emergente è la chiantigiana Istine, una bellissima realtà che viene definita dal sicuro avvenire.
- Il premio per la Viticoltura Sostenibile va all’umbra Roccafiore.
Inoltre, la Guida segnala anche Tre Bicchieri Riscoperti, ovvero che a dieci anni dalla prima degustazione (nella quale non avevano pienamente convinto il panel, o che semplicemente erano sfuggiti) e attraverso numerosi riassaggi, abbiano dimostrato tutto il loro valore oltre a un’indubbia longevità.