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Vin brulé, rimedio a freddo e raffreddore

Da tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio sono chiamati “giorni della Merla” e sarebbero i più freddi dell’anno; e anche se non sempre è così, è bene prendere delle precauzioni contro il gelo. In questo caso, un ottimo sostegno può arrivare da un rimedio tipico del periodo invernale, il vin brulé, ottimo anche per contrastare il raffreddore e le infezioni che colpiscono le vie aeree, grazie alla combinazione tra il potere battericida del vino e l’azione antimicrobica e antivirale degli altri ingredienti. Perciò, andiamo alla scoperta del miglior vino per il vin brulé.

Miglior vino vin brulè

Dalle pagine del nostro blog sul vino abbiamo già parlato altre volte di questa classica bevanda invernale (simile alla tedesca Glühwein, alla francese Vin Chaude e all’anglosassone Mulled Wine), preparata ovviamente con vino cui aggiungono varie spezie ed erbe aromatiche (come cannella, anice stellato e chiodi di garofano, ma anche frutta, in particolare con le mele), con modalità e dosaggi che seguono le ricette tradizionali del luogo; in particolare, abbiamo sia descritto la ricetta classica con il vino rosso, sia la variante del vin brulé con vino bianco. In generale, comunque, più che definire in assoluto il miglior vino per il vin brulé è bene conoscere le caratteristiche che la bevanda di base deve avere.

Le caratteristiche del miglior vino per il vin brulé

In generale, infatti, il vin brulé deve riuscire a sedurre con il solo profumo e i vapori che sprigiona: per questo, è bene privilegiare dei vini morbidi, ricchi di aromi e di struttura, che presentino un buon residuo zuccherino (soprattutto se vogliamo dare un gusto più abboccato). La regola di base è la consueta: la il vino deve essere di qualità, per produrre un buon risultato finale.

Qual è il miglior vino per il vin brulé?

Difficile rispondere in maniera certa e univoca a questa domanda, perché le possibilità sono molteplici e interessano sia criteri di gusto personale e soggettivo che motivazioni “campanilistiche”: chi vive al centro Italia e in particolare in Romagna, ad esempio, non avrà dubbi nell’indicare il Sangiovese come miglior vino per il vin brulé, mentre in Emilia si opterà per il Lambrusco; per il vin brulé veneto, invece, si preferiscono i bianchi come gli internazionali ricavati Sauvignon Blanc e Chardonnay, mentre in Alto Adige si torna al colore rosso con Pinot Nero e la Schiava (senza disdegnare la versione bianca con il Müller-Thurgau). Non manca ovviamente la variante piemontese, che predilige i prodotti tipici delle Langhe, come Barolo, Barbera o Nebbiolo alla base del vin brulé.

I consigli sul vino per il vin brulé

Il fattore comune di questo elenco di migliori vini per vin brulé è evidente: non bisogna credere che possa andar bene qualsiasi bottiglia o che, visto il processo di cottura, si può scegliere un prodotto scadente. Anzi, più il vino è intenso e fruttato più, scaldandosi, potrà sprigionare i propri aromi e donare una sensazione più piacevole al palato. Proprio la tecnica di preparazione del vin brulé nasconde un’insidia: l’accortezza principale, infatti, è di non far mai bollire il vino, per evitare di distruggere i suoi tannini, disperdendo l’aroma originale. La ricetta tradizionale di questa bevanda calda corroborante prevede, infatti, di far scaldare con calma il vino, aggiungendo sapientemente gli altri ingredienti come zucchero, frutta e spezie nel processo di cottura, fino a quando il composto raggiunga una temperatura molto calda.

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