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Enomatic, la rivoluzione nella tecnologia per l’enologia

Quando ha esordito sul mercato, ormai più di dieci anni fa, in molti puristi hanno storto il naso e guardato con sospetto a questa invenzione, tanto semplice quanto rivoluzionaria, che consente di conservare più a lungo le bottiglie stappate. Oggi, l’azienda Enomatic è diventata leader al mondo nel settore delle tecnologie per l’enologia, grazie alla progettazione e produzione di sistemi sempre più innovativi per il mantenimento e la somministrazione del vino.

Che cos’è l’Enomatic

La macchina più famosa è la teca Enomatic, che conserva le bottiglie aperte anche per 20 giorni. Questo rende possibile quello che ormai è una modalità di acquisto più che diffusa anche nei nostri ristorati ed enoteche, ovvero ordinare dell’ottimo vino al calice, orientandosi in un’ampia gamma di scelte, così da poter degustare più vini in una serata oppure non lasciarsi sfuggire l’occasione di provare un vino speciale a un costo più abbordabile rispetto a quello dell’intera bottiglia.

Come funziona la teca Enomatic

L’invenzione si deve a Lorenzo Bencistà Falorni, macellaio di professione, che ha inizialmente pensato a un modo per rendere più semplice (nonché conveniente) la degustazione di un buon bicchiere di Chianti in abbinamento ai suoi pregiati salumi. Per questo, ha elaborato una tecnologia che consente di conservare le bottiglie aperte, infilate in una teca speciale: il sistema riempie di nuovo la bottiglia aperta con una quantità di gas alimentare pari a quella di vino versato, che impedisce l’ossidazione del prodotto e permette di conservare perfettamente le bottiglie stappate fino a 20 giorni. In sintesi, la tecnologia Enomatic funziona grazie all’immissione di gas argon o azoto all’interno della bottiglia, a una pressione di 160 millibar; le bottiglie sono collegate a un rubinetto da cui esce il vino, e al contempo presentano al loro interno una cannuccia che immette il gas. Il modello base di teca Enomatic parte da 4 bottiglie, con la possibilità di gestire temperature diverse, così da poter inserire sia vini rossi che bianchi.

Il successo di Enomatic

Nonostante lo scetticismo iniziale dei produttori delle bottiglie più pregiate, l’invenzione italiana è stata perfezionata e ora è diffusa in tutto il mondo, presente in oltre cinquemila ristoranti ed enoteche e in più di 70 Paesi. In Francia, ad esempio, in ristoranti con tre stelle Michelin si possono trovare anche 40 vini al calice, tra i migliori al mondo, e in alcune catene di grandi magazzini sono state installate delle teche che permettono di degustare 24 vini al bicchiere in modalità “self service” e pagando con carta di credito.

Il segreto di Enomatic

A ben vedere, Enomatic ha creato un circolo virtuoso: grazie a questo sistema, infatti, i ristoratori sono contenti di vendere più calici di vino, proponendo magari una scelta più ampia di abbinamenti tra vini e piatti; da parte loro, i winelover invece possono sicuramente gioire della possibilità di assaggiare un numero superiore di vini, anziché doversi accontentare della sola (e spesso cara) bottiglia.

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