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Tenute del Cerro: 3 bicchieri Gambero Rosso

La Guida internazionalmente riconosciuta “Vini d’Italia 2023” del Gambero Rosso è stata presentata a Roma sabato 15 ottobre svelando i vincitori del prestigioso 3 bicchieri.

xtraWine ha incontrato Tenute del Cerro, vincitrice di questo rinomato premio per la sesta volta di fila. 

xW: Chi e’ Tenute del Cerro?

TdC: Tenute del Cerro, è composta da cinque realtà produttive delle quali quattro vitivinicole. Tre sono in Toscana e due in Umbria. L’estensione complessiva aziendale è di circa 4.000 ettari di cui 300 ettari sono vitati. L’Azienda negli ultimi anni ha perseguito una strategia di valorizzazione dei vitigni autoctoni proprio puntando sulle proprie DOCG, a cui ogni anno vengono riconosciuti numerosi premi dalla stampa di settore sia nazionale che internazionale. 

xW: quale di queste realta’ si e’ aggiudicata i tre bicchieri e cosa significa per l’azienda?

Se lo e’ aggiudicato il nostro “Silìneo” Vino Nobile di Montepulciano.  Sono ormai sei anni che raggiungiamo il traguardo dei 3 bicchieri del Gambero Rosso. Sappiamo che i nostri vini sono Indissolubilmente legato all’antico borgo di Montepulciano, sinonimo di Italia nel mondo. Il nostro “Silìneo” Vino Nobile di Montepulciano traduce quell’insieme di gusto  e know how che gli amanti del vino riconoscono e apprezzano. Prezioso e ricercato, il Vino Nobile dalle origini antiche ha regalato alla Toscana e all’Italia un importante primato: è stato il primo vino a conseguire la prestigiosa Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

Tenute del cerro
Silineo

Xw: dove viene prodotto questo vino?

Il Silìneo” è prodotto dalla Fattoria del Cerro. In località Acquaviva a Montepulciano, è perfetta per scoprire l’aroma avvolgente del Vino Nobile: qui è possibile esplorare il territorio di produzione che sorge su terreni risalenti al Pliocene marino, caratterizzati dall’abbondanza di argille e limo e da un’altitudine, compresa tra i 250 e i 400 metri sul livello del mare. La combinazione di ambiente pedoclimatico, stile di vinificazione ed elementi tipici del terroir, contribuisce all’unicità del Vino Nobile, ricercato proprio in virtù delle sue caratteristiche inimitabili.

xW: Ma Tenute del Cerro e’ anche molto piu’ di Fattoria del Cerro. Raccontateci delle altre aziende. Dove sono e cosa rappresentano per voi?

TdC: Ovviamente produciamo ottimi vini anche nelle altre Tenute del Gruppo. Inizierei con l’introdurre la Poderina.  La tenuta situata a Montalcino, nella zona di Castelnuovo dell’Abate, area nota per la particolare eleganza ed equilibrio delle sue uve. In vigna sono adottati sistemi di allevamento altamente qualitativi con rese di 60 quintali per ettaro, ampiamente al di sotto degli 80 quintali consentiti dal disciplinare.

Tenute Del cerro
La Poderina, Vendemmia 2022

Xw: e questo e’ un problema? Potete spiegare ai nostri lettori cosa vuol dire produrre 60 quintali invece di 80 per ettaro?

Significa avere meno grappoli per pianta e quindi maggior apporto di linfa preziosa per ogni singolo frutto.

Xw: Un vino de La Poderina che consigliereste ai wine lovers di xtraWine?

Il Brunello di Montalcino de La Poderina è un vino di colore rosso rubino intenso. Visivamente è limpido, brillante, di colore granato vivace. Ha profumo intenso, persistente, ampio ed etereo. È apprezzato per i sentori di amarene e frutti di bosco, con note terziarie di spezie e vaniglia dovute all’affinamento in botti di legno.

Tenute del Cerro
Brunello di Montalcino
La Poderina

Xw: Duly noted. Quali sono le altre tenute di cui dovremmo sapere di più?

TdC: Assolutamente La Tenuta di Monterufoli, totalmente biologica dal 2021, è situata tra la Val di Cecina e la Val di Cornia in provincia di Pisa. E’ immersa in oltre mille ettari di natura incontaminata, alberi secolari, una miriade di sorgenti termali e suggestivi vigneti, dai quali viene prodotto il Poggio Miniera Val di ​Cornia DOCG.

Ci troviamo alle spalle di Bolgheri e sorprendentemente la tipologia delle uve cambia: immerse nel bosco frequentato da lupi ci sono tre vigne nascoste di Sangiovese, uva di produzione del Poggio Miniera, al primo sorso ci sembra di essere in un’altra area della Toscana, alzando gli occhi dalla sommità della collina dove è prodotto questo vino scorgiamo il mare in lontananza e ci rendiamo conto di essere altrove!  Eppure si tratta di Sangiovese di rara purezza: si presenta alla vista con un intenso colore rubino, al naso è ricco di note di frutta rossa matura e di una piacevole nota balsamica sul finale. In bocca è ​pieno e rotondo, con tannini ben equilibrati.

Infine non possiamo dimenticare Colpetrone. Fondata nel 1995 con la costruzione della Cantina attuale, è una delle più importanti realtà produttive del comprensorio della DOCG di Montefalco. 

Colpetrone Tenute del Cerro
Cantina Colpetrone

xW: uno o due vini che raccomandate ai nostri xtrawine lovers da Colpetrone?

TdC: Sicuramente raccomandiamo prima di conoscere il Sagrantino, vitigno autoctono di questa area. Uno dei più antichi d’Italia, il Sagrantino cresce nelle colline attorno a Montefalco, grazie ad una combinazione di fattori quali il territorio. E gode di un terroir unico. So che lo dicono tutti ma il nostro terroir fa davvero un ottimo vino.

Agli amanti del vino xtraWine raccomandiamo di certo il Sagrantino “Memoira”. E’  un vino solenne, pieno, alcolico, dai tannini poderosi. Quando è giovane, si presenta alla vista con un colore rubino scurissimo, inchiostro, da perdercisi dentro. Invecchiando tende invece al granato. Al naso offre amarene, piccoli frutti di bosco, note terrose, fiori rossi, china, ma soprattutto anice stellato. Al palato è pieno e ampio, caldo e di ottima persistenza. La sua trama tannica è tonante, ma seducente.

xW: Perché Memoira? Cosa significa?

 Il nome “Memoira” rappresenta un vero e proprio punto di innesto tra le dinamiche fonetiche che richiamano l’imprinting sensoriale verso l’idea di “memoria del vino”: è qui che il legame che unisce il Sagrantino alla storia del territorio incontra i processi mentali legati al passato (Mémoire), alla sfera intima della persona (Me) e al futuro evocato dalla parola Moira, che in greco significa destino.

Xw: Come guarda al futuro Tenute del Cerro?

Il nostro futuro e’ tutto focalizzato e basato sulla sostenibilità. Dal 2018 Tenute del Cerro continua ad essere parte attiva di un progetto di agricoltura 4.0 in collaborazione con l’Università di Firenze e la società Copernico di Montalcino. Il progetto prevede il miglioramento di tutte le attività in campagna ed il migliore utilizzo delle risorse idriche, attraverso sia il posizionamento di innovative sensoristiche in vigna e sia grazie all’intervento di mezzi agricoli di ultima generazione muniti di interfacce digitali che possono fornire indicazioni just in time alla piattaforma di gestione agronomica aziendale.

Sempre in tema di sostenibilità ambientale, nel 2021 si è completata la conversione a biologico della Tenuta di Monterufoli.

Non possiamo che invitarvi a provare i vini Tenute del Cerro su xtraWine!

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