L’esegesi della tradizione passa necessariamente attraverso i cambi generazionali, attraverso le scelte dei figli, qualche volta uniti ai genitori nell’eredità della loro memoria, altre volte soli per un destino diverso, magari alla ricerca di un’affermazione individuale. In questo senso quella della famiglia Sottimano è una storia che ha unito questi due sentieri, quello della continuità dell’asse ereditario a quello di un nuovo corso aziendale.
La filosofia della cantina Sottimano
Il protagonista di questo passaggio è Andrea Sottimano, il cui insediamento alla guida dell’azienda di famiglia, fondata dal padre Rino ne 1968, ha innescato un cambiamento radicale, sia nell’approccio alla vigna, sia in quello alla cantina. Da una coltura rispettosa dell’ambiente circostante, ma comunque convenzionale, si è progressivamente passati a una rigorosa “lotta ragionata”, bandendo il ricorso a qualsiasi prodotto chimico e di sintesi. Una filosofia sentita che non si palesa attraverso etichette o manifesti, ma che ha come unico obiettivo quello di fare esprimere più liberamente possibile il proprio terroir.
Un processo naturale
In cantina le fermentazioni alcoliche non vengono indotte e le macerazioni sono state allungate notevolmente, arrivando a durare 20/25 giorni per Dolcetto e Barbera e almeno 40 giorni per i nebbiolo da Barbaresco. Rimontaggi e follature sono condotti in modo da estrarre tutto il necessario a conferire ai vini struttura e profondità. La malolattica, che prima si induceva al termine della fermentazione alcolica, ora viene posticipata alla primavera successiva alla vendemmia attraverso l’abbassamento delle temperature.
Le tecniche di produzione dei vini
Questo permette di lasciare riposare le masse a lungo sui propri lieviti senza il ricorso a travasi o aggiunta di So2. L’unico travaso viene eseguito al termine della malolattica e prima dell’imbottigliamento. I legni per l’affinamento sono pièces borgognone di Francois Frères. La solforosa viene utilizzata solo in fase di imbottigliamento e in dosi omeopatiche.
I vini Sottimano
La gamma aziendale, oltre a Bracchetto, Dolcetto, Barbera e Langhe Nebbiolo, prevede quattro diversi Barbaresco provenienti da altrettante menzioni geografiche aggiuntive: Cottà, Currà (in vendita anche sul nostro eshop), Fausoni, nel settore occidentale di Neive, e Pajorè nel settore settentrionale di Treiso. Se i tre Barbaresco di Neive riflettono la solidità classica di questo comune, ciascuno con le proprie peculiarità, il Pajorè si impone per un’eleganza marchiata da tannini decisi e definiti, mai sopra le righe rispetto alla struttura del vino.
Ettari vitati: 18
Produzione complessiva: 80.000 bottiglie all’anno.
A cura di Filippo Apollinari