Solo ieri abbiamo descritto le principali caratteristiche del decanter, definendolo uno strumento indispensabile per consentire ai vini invecchiati di sprigionare adeguatamente il loro bouquet aromatico. C’è però un altro importante fattore da approfondire, e riguarda le migliori tecniche per pulire il decanter, un’operazione che può rivelarsi particolarmente ostica vista la struttura di questa ampolla, che ha sicuramente un look elegante ma una conformità complicata da gestire.
Come pulire il decanter
In genere, il decanter ha una forma molto specifica, caratterizzata da un’apertura ristretta e un collo sufficientemente lungo da consentire ai profumi di salire in superficie, oltre che da una superficie curva che in molti casi è difficile da raggiungere: basta già questo a farci capire che, al momento di dover eliminare i residui di vino (e magari anche i depositi provenienti da un prodotto sedimentato), ci troveremo di fronte a qualche difficoltà. Per fortuna, però, ci sono alcune strategie e strumenti che ci vengono in soccorso.
Gli strumenti per pulire il decanter
Anche sul nostro eshop XtraWine proponiamo uno di questi accessori “salva-vita” per gli eno-appassionati: parliamo del Pulisci Decanter della Pulltex che, come evidente dal nome, si rivela lo strumento giusto per completare l’operazione in modo semplice e rapido e per eliminare ogni traccia di sporco derivante da un precedente utilizzo o di polvere (accumulata al contrario in periodi di scarso impiego). Si tratta, in parole semplici, di una spazzola flessibile realizzata con un particolare materiale assorbente che raggiunge il fondo dell’ampolla e netta tutti gli “angoli” (le convessità e le concavità) del decanter.
Come funziona il Pulisci Decanter
Questo accessorio ha una struttura molto flessibile, come detto, che pertanto può piegarsi e adattarsi alle superficie curve dell’anfora e del vetro; la sua anima rigida, infatti, è in metallo leggero, che dona la giusta stabilità per mantenere la forma desiderata prima e dopo l’utilizzo. Le setole della copertura, invece, sono composte di una gomma studiata appositamente per rimuovere ogni impurità e assorbire ogni traccia d’acqua che deriva dal lavaggio del decanter. Inoltre, anche il Pulisci Decanter è lavabile in lavastoviglie dopo l’uso, così da esser pronto per le successive occasioni.
Metodi alternativi per pulire il decanter
Il web ci propone anche sistemi alternativi e “casalinghi” per procedere alla pulizia di vasi e anfore a collo lungo, categoria nella quale possiamo far rientrare anche il nostro strumento per far ossigenare il vino. E così, dopo aver usato una spazzola a manico lungo, come detto prima, si dovrà fare attenzione anche a rimuovere le macchie d’acqua e i depositi di minerali all’interno del vaso, così da preservare il recipiente del nostro prezioso vino. Bastano una mezza tazza di riso, un cucchiaino di detersivo per piatti e acqua calda quanto basta: questo mix agirà da scrub, eliminando le macchie calcaree dalle pareti e le tracce di sporcizia più resistenti.
Come completare la pulizia del decanter
Per pulire il decanter a fondo, poi, bisogna tappare con la mano l’apertura del vaso, capovolgerlo e agitare energicamente, così da spingere il riso su tutte le superfici curve; dopo lasceremo l’ampolla su una superficie piana e attenderemo una decina di minuti, per dare modo al detergente di agire. Ora possiamo far uscire l’acqua saponata e il riso e risciacquare il decanter con abbondante acqua tiepida; per eliminare poi ogni traccia di profumo, possiamo riempire la caraffa a metà con dell’aceto bianco o usare, in alternativa, una miscela di acqua minerale e bicarbonato di sodio. Per l’ultimo passaggio servirà un panno morbido e privo di lanugine (materiale migliore il lino), imbevuto con un po’ di aceto bianco diluito con acqua minerale, per pulire a fondo anche le aree esterne.