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Scoperta una nuova malattia della vite in California?

Un team di ricercatori, guidato da patologi vegetali dell’Università della California Davis, sta analizzando alcune vigne affette da una malattia al momento nota semplicemente come “mysterious vine collapse” (misterioso collasso della vite).

È una situazione che persiste da diversi anni ed è stata analizzata solo superficialmente, ma sta diventando motivo di crescente preoccupazione tra i membri della Lodi Winegrape Commission (consorzio di tutela californiano) dopo che circa 20 dei produttori associati ne sono stati colpiti. Altre segnalazioni sono state riportate nei vigneti della regione del Delta del fiume Sacramento-San Joaquin, Monterey, Modesto e in altre località della Central Valley.

“Al momento non conosciamo la portata del problema nè la sua probabile causa”, afferma il ricercatore capo Akif Eskalen. In questo momento, il motivo per cui le viti stiano collassando non ha una ragione apparente nè riconducibile alle “solite” malattie della vite, dice Eskalen.

Le foglie diventano marroni rapidamente e la vite appassisce in breve tempo, collassa e muore rapidamente. Non sappiamo che natura abbia questo collasso, ma succede rapidamente uccidendo l’intera vite senza che possa essere recuperata. È una delle più potenti malattie della vite attualmente in circolazione e dobbiamo scoprirne di più.

La malattia è comparsa a spot ormai otto anni fa, ma i singoli produttori si sono trovati di fronte ad un problema troppo complesso da risolvere. Per questo, il patologo vegetale Eskalen, Neil McRoberts direttore della Western Region della National Plant Diagnostic Network, e altri specialisti micologi, batteriologi, biologi e fisiologi delle piante lavoreranno collettivamente per fornire una visione globale del problema cercando di capire di cosa si tratta, come si sviluppa, come prevenirlo e come curarlo.

L’unione fa la forza: le parole di Eskalen e McRoberts

Precedenti analisi compiute dai singoli ricercatori interpellati all’insorgere del problema non sono riuscite a scoprire la causa principale della malattia.

I ricercatori precedentemente coinvolti avevano esaminato diversi aspetti del problema, che si è rivelato troppo complesso per una singola organizzazione, troppo complicati da identificare – afferma Eskalen – Speriamo che l’approccio del nostro team ci aiuti a spiegare il mistero.

Come epidemiologo, voglio capire come la patologia si sviluppi e come arrivi alla distruzione della vite – afferma McRoberts – Al momento è troppo presto per parlare di cause specifiche, ma l’ipotesi su cui stiamo basando le indagini è che non si tratti di una singola patologia, ma una sorta di combinazione di più fattori che causano lo sviluppo del problema nella pianta.

Ho sentito parlare per la prima volta del problema a dicembre 2018 – afferma Eskalen – Ha catturato subito il mio interesse perché il mio lavoro è identificare parassiti e malattie che causano problemi alle viti. E mentre non conosciamo la fonte che causa il collasso, sappiamo che succede rapidamente.

Al momento sono arrivato al punto che il collasso della viti si stia verificando tutto l’anno, ma durante la stagione di maggiore crescita tra aprile e settembre sia più evidente a causa della morte delle foglie marroni tra quelle verdi delle piante circostanti. Nella stagione dormiente, è più difficile vedere morire le viti.

Definendo la malattia “una delle malattie più importanti che dobbiamo capire”, Eskalen osserva che i coltivatori nell’area di Lodi stanno riportato casi simili ma di dimensioni diverse, tuttavia il problema sta diventando comune in tutta la California.

Segnalazioni simili sono state riportate anche a Monterey e nella costa centrale – aggiunge McRoberts – La sua area di contagio sta allargandosi, quindi è difficile sapere dove potremo trovare il problema in futuro, ma ora è entrato nella coscienza collettiva. Terremo d’occhio lo sviluppo della patologia da qui in avanti mentre cerchiamo di capire cos’è, come funziona e come debellarla. È nostro compito scoprire cosa ci sia che non va e come risolverlo, sviluppando una soluzione sostenibile ed ecocompatibile per il futuro.

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