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Qualità e Tipicità, ecco il motto di Poliziano

La storia

Poliziano, nasce nel 1961 quando Dino Carletti acquista il primo nucleo di 22 ettari mosso da una visione romantica e appassionata per la sua terra natia. L’Azienda negli anni è cresciuta fino a raggiungere gli attuali 170 ettari tutti coltivati a vigneto. Il suo nome è un omaggio all’umanista e poeta Angelo Ambrogini (1454-1494), detto il “Poliziano”. Federico Carletti, figlio di Dino, terminati gli studi in agraria assume la direzione aziendale nel 1980. Imprime subito una svolta professionale e filosofica studiando e lavorando soltanto uve di proprietà (“Estate Winery”).
Concentrato sulla viticultura di qualità, moderna ma rispettosa dell’ambiente e della tradizione, ottiene subito dalle vigne ad alta densità, un Vino Nobile di grande spessore e qualità.

Federico nel perseguire la qualità e l’eccellenza nei propri vini ha sempre rinnovato le tecniche sia in campagna che in cantina. Negli anni ’90 sono state impiantate varietà internazionali, ma al tempo stesso la varietà locale per eccellenza, il sangiovese, che nel territorio di Montepulciano è conosciuto col nome di “Prugnolo Gentile”, è stata studiata ed esaltata. Forte della grande conoscenza delle potenzialità del territorio di Montepulciano, Federico, da ormai quasi vent’anni, si concentra nella massima esaltazione ed espressione dello stesso nei suoi vini; lasciando che tipicità e naturalezza si esprimano. Per questo si è dedicato alla produzione di “cru” di grande notorietà. La passione familiare per il vino ed il territorio continua con Francesco e Maria Stella, che ad oggi fungono da consiglieri fondamentali di Federico per interpretare ed affrontare le sfide attuali e future.

Vigneti 


La ricerca dell’eccellenza inizia dalle uve provenienti  dai nostri vigneti di proprietà, sapientemente impiantati in suoli e microclimi dalle caratteristiche uniche. Tutte le cure colturali, esclusivamente manuali,  sono volte ad esaltare l’unicità e la tipicità di ogni vitigno in un territorio variegato  come quello di Montepulciano. Tale peculiarità ha portato l’azienda Poliziano alla coltivazione parcellare. Tale approccio ha condotto ad individuare differenti Cru, di cui, ad oggi imbottigliati Asinone e Caggiole.

Dalla potatura alla legatura, dalla scelta dei germogli al palizzamento, dalla cimatura alla prima selezione degli acini, ogni passaggio avviene tra le mani esperte dei vignaioli poliziani,  che intervengono sulla base delle specifiche condizioni di ogni pianta, di ogni particella e di ogni annata. La coltivazione è rigorosamente biologica, seppur non ancora certificata. La scelta varietale e dei sesti di impianto non si impongono sul territorio ma lo rispettano. Tutte attenzioni che contribuiscono ed esaltare la naturalezza ed il terroir del vino.

Montepulciano:  Poliziano

  • Superficie Vino Nobile di Montepulciano DOCG: 47 ha
  • Superficie Rosso di Montepulciano DOC: 58 ha
  • Superficie Chianti : 11 ha
  • Superficie altre denominazioni : 20 ha
  • Forma allevamento: cordone speronato e Guyot
  • Altimetria: dai 280 ai 450 mslm
  • Densità impianti: dai 3500 alle 6000 piante per ettaro
  • Suolo: da sabbioso ad argilloso con presenza di scheletro

Cortona: In Violas

  • Superficie Cortona DOC: 7 ha
  • Forma allevamento: cordone speronato e Guyot
  • Altimetria: 300 mslm
  • Densità impianti: 5600 piante per ettaro
  • Suolo: franco argilloso (pliocenico)

Maremma: Lohsa

  • Superficie Morellino di Scansano DOCG: 18 ha
  • Forma allevamento: cordone speronato
  • Superficie Maremma DOC: 9 ha
  • Altimetria: 100 mslm
  • Densità impianti: dalle 3000 alle 6000 piante per ettaro
  • Suolo: declivi con ricchissima presenza di scheletro (macigno galestro)

Cantina 

Il precorso di qualità prosegue in cantina, costruita ed ampliata negli anni, dove tutta l’esperienza e le cure sono volte a produrre un vino elegante, naturale, non omologato e che interpreti al meglio il terroir. Una prima selezione delle uve avviene in campo con la raccolta manuale. La seconda avviene in cantina con selezionatore ottico, invece, per i nostri Cru è manuale.  La vinificazione rigorosamente parcellare avviene in tini tronco conici di ridotte dimensioni con lieviti autoctoni  a temperature costanti intorno ai 26 °C.

L’obiettivo è estrarre la componente polifenolica di più elevata qualità (tannini nobili). L’affinamento del vino avviene in legni di diverse dimensioni  e tipologia (barrique, Tonneaux, botti da 30,60 e 80 hl), nell’ottica di non alterare la territorialità bensì di esaltarla. Il tutto avviene in un ambiente inaugurato nel 2005 dove è possibile controllare il livello di umidità e temperatura. Segue un periodo di maturazione in bottiglia a seconda del vino. Più di mezzo secolo di storia aziendale è minuziosamente conservato nel tunnel che collega la cantina di vinificazione alla barricaia. Una libreria in cui si può apprezzare l’evoluzione dell’ Azienda Poliziano.

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