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Puré di cavolfiore ricetta e abbinamento vino

Se state cercando un contorno sfizioso, goloso, che non vi appesantisca, allora siete nel posto giusto perché xtraWine vi propone il puré di cavolfiore.

Il cavolfiore è una delle varietà più comuni di cavolo e appartiene alla famiglia delle Crucifere. Il cavolfiore ha un elevato contenuto di acqua, ma è povero di grassi; oltre ad essere ipocalorico è uno ricco di micronutrienti che sono utili alla salute del nostro organismo.

Ingredienti

  • 800 g di cavolfiore bianco
  • 200 g di patate
  • 40 g di burro ammorbidito
  • 40 g di parmigiano reggiano grattugiato
  • sale, pepe q.b.
  • olio extravergine d’oliva q.b.

Preparazione

  1. Prendete un tagliere e, dopo aver lavato per bene il cavolfiore e le patate, tagliate il cavolfiore, pelate le patate e tagliate a cubetti.
  2. Mettete sul fuoco una pentola, versatevi dell’olio extravergine d’oliva, versateci le il cavolfiore e le patate tagliate e fatele rosolare per qualche minuto, poi versateci dell’acqua fino a raggiungere il livello delle verdure.
  3. Fate cuocere fino a quando entrambi gli ortaggi sono pronti (se la forchetta riesce a infilzare facilmente il cavolo o la patata, allora sono pronti), quindi spegnete il fuoco.
  4. Prendete un frullatore ad immersione ed emulsionate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
  5. Aggiungete il burro e mescolate bene, quindi aggiungete il parmigiano reggiano grattugiato.
  6. Salate e pepate, quindi servite in tavola ancora caldo.

Qual è il vino in abbinamento?

Il vino in abbinamento è un Savignon dell’Emilia Romagna, un vino bianco dai toni lemongrass, salvia, pesca bianca e dal sapore morbido fa contraltare le intense note aggrumate e una carica sapida di buona persistenza.

Il Sauvignon è un vitigno di origine francese, e per la precisione la sua culla è il Bordolese, in particolare la zona dello Sauternes, dove assieme al Semillon e al Muscadelle entra nella composizione del famoso vino botitrizzato. Il suo nome deriva da “sauvage” (selvatico) quindi l’etimologia corriponderebbe a quella dei nostri Lambruschi (dal latino “vitis lambrusca”, ossia selvatica), con i quali esiste infatti qualche lontana affinità. Ne esistono perlomeno 2 biotipi, il Sauvignon piccolo o giallo e il Sauvignon grosso o verde, meno diffuso e che corrisponde al Sauvignonasse, simile al Friulano.

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