La Maremma è una terra magnifica, ogni suo angolo di paesaggio custodisce un reale stato di grazia della natura. Proprio in Maremma, subito a sud di Montalcino, c’è un luogo nel quale questa bellezza è immediatamente percepibile; ci avvolge e ci coinvolge, è Pianirossi. Un posto del cuore per chi lo ha voluto e realizzato, Stefano Sincini, un’oasi di pace e silenzio per chi cerca tranquillità. Stefano si approccia al vino per pura e profonda passione, in realtà nella vita si occupa di altro, e capisce che proprio il vino, il suo vino, sono un modo per comunicare agli altri il suo pensiero, le sue origini e il suo modo di vivere.
“Pianirossi è prima di tutto un luogo di incontro, di condivisione e buon vivere”, gli piace dire, “poi è un anfiteatro naturale dove la vigna trova un rapporto profondo col terroir della Maremma. Nasce quindi da questo legame l’espressione distintiva e riconoscibile dei vini che qui produciamo”.
Amore per la terra e passione per il vino
E’ una terra magra, rossa alla sommità, da cui il nome Pianirossi, e poi bianca e gialla, strati di sabbie fini mescolate con argille e ciotoli grezzi, sono le componenti primarie di un suolo fortemente vocato per vini eleganti e longevi. La storia di questa zona ci riporta testimonianze, dove popoli di altre ere avevano già scoperto e sviluppato la sua vocazione nel produrre uva da vino sana e matura.
Dal periodo Etrusco non si è mai smesso di custodire e sviluppare l’attitudine e il talento della Maremma, luogo speciale, luogo unico. Qui il clima è molto caratterizzato dal vicino mare ma viene anche completato dalla retrostante collina di Montalcino e dal vicino Monte Amiata, che, con l’inversione della temperatura al calar del sole, garantiscono frescura e sollievo alle vigne, salubrità e “verve” nell’espressione della sfumatura minerale.
Le varietà allevate sono quelle che in questa zona dell’Italia rendono grandi vini, il Sangiovese nei cloni Toscani, il Montepulciano, omaggio alle origini di Stefano, l’Alicante, e poi, alcuni ospiti graditi come il Cabernet Sauvignon e il Petit Verdot. Nascono vini di temperamento, con un’impronta di territorio, ma che mantengono, per stile e volontà, una grande capacità di beva. La terra, il fresco e il vento, ci regalano una espressione di acidità e di sapida mineralità che contraddistingue i vini prodotti Pianirossi come avessero una firma aziendale. Lo stile Pianirossi effettivamente si percepisce sin dal primo momento, sin da quando un visitatore percorre la strada sterrata e si inoltra nel bosco di querciaiole che lo porta sul poggio.
“E’ naturale, lo stile, è solo voler rispettare il tempo e ciò che il tempo fa in collaborazione con la natura” continua Stefano, descrivendo e sottolineando che qui nulla è forzato.“Si cerca di rispettare il tempo delle cose, come filosofia di base, dove il tempo è si prezioso, ma anche custode”.
Ecco perché all’assaggio i vini di Pianirossi sono convincenti nell’immediato e eleganti nelle fasi di evoluzione.
Vino Pianirossi IGT: pienezza e potenza
Per la somma della storia, del terroir, nel suo senso più completo, della custodia del saper fare e dalla volontà di un uomo, nasce la nostra visione di vino, cioè rappresentare un’idea di qualità e di espressione che qui si compie e che qui si vuol mettere in atto. Nascono loro, i nostri vini, i nostri interpreti del territorio, del clima, della luce; Sabine il nostro rosato, poi i vini rossi, Sidus, Solus, La Fonte, che è il nostro ragionamento intorno alla denominazione Montecucco e PianiRossi.
La croccantezza fragrante e fresca di Sabine, la beva e la spensieratezza di Sidus, il legame con il territorio e la modernità di Solus, la tradizione e la ricerca della varietà singola di La Fonte e la pienezza e la voglia di essere aspettato, accudito, conservato di Pianirossi. Tutti ci hanno dato grandi soddisfazioni, riconoscimenti e meriti, soprattutto dalla fedele clientela, e, ovviamente anche dalla critica di settore. Gambero Rosso ha premiato Solus con il riconoscimento dei Tre Bicchieri, James Suckling si colloca sempre con tutti i nostri vini rossi sopra i 90 punti e La fonte è spesso tra i vini incoronati dalla Guida Vini d’Italia. Che dire, Wine & Spirits riconosce Sidus come “Best Buy”, mentre I Vini di Veronelli assegna a Pianirossi 3 Stelle e 90 punti, anche la guida del gruppo Espresso cita Solus esprimendo un punteggio di 14,5. Una medaglia d’argento al concorso Mondiale di Bruxelles afferma, infine, il nostro Sabine.
“Amore per la terra e passione per il vino, nasce tutto qui”, con semplicità, dove si sposano il talento e la vocazione del territorio con le uve di Cabernet Sauvignon, il legame alle origini di Stefano, con le uve di Montepulciano e la cura del dettaglio con le uve di Petit Verdot. Nasce un dialogo, serrato e fitto, profondo, ricco e nella prima gioventù vigoroso ed energico nelle espressioni di struttura, gusto e forza tannica.
I toni si addolciscono, col tempo, con la comodità del Rovere delle botti Francesi dove affina, e con la superficie levigata e liscia del vetro dove trova riposo. Diventa progressivo, sostenuto da una quota di acidità minerale integra e fusa nell’espressione, regalata dalle frescure notturne. Il rosso profondo e pieno di colore lascia presagire pienezza, potenza e morbida suadenza. Nel bicchiere lo troviamo e lo riconosciamo come all’odore, e come il colore ci ha fatto presagire. Bevendolo diventa un compagno, poi un amico. Si confida, ci racconta la sua storia, come è nato, dove è cresciuto, come è stato educato. Lo fa attraverso il suo tannino fino e sottile, dolce e setoso, armonioso con la struttura, potente e elegante, affusolata verso una persistenza molto convincente. Ci saluta con un ricordo dove continua a ritornare la sua storia, le sue sensazioni, alimentando con grande durevolezza le nostre emozioni.
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