La storia di Masi inizia alla fine del XVIII secolo, quando la famiglia Boscaini, tutt’ora proprietaria, acquista pregiati vigneti nella piccola valle denominata “Vaio dei Masi”, nel cuore della Valpolicella Classica.
Masi ha un’expertise riconosciuta nella tecnica dell’Appassimento, praticata sin dai tempi degli antichi Romani: le uve riposano nei fruttai, sulle caratteristiche arele di bambù, durante i mesi invernali per concentrare colore, zuccheri, aromi e tannini. Ne deriva un vino, l’Amarone, fiero, maestoso, complesso ed esuberante. Il suo Presidente, Sandro Boscaini, conosciuto come “Mister Amarone”, rappresenta la sesta generazione della famiglia che ha contribuito a creare con questo vino un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo. Oggi Masi produce ben cinque diversi Amaroni, tra cui Costasera, vino bandiera nel mondo, punto di riferimento per la categoria degli Amaroni, e altri vini iconici, interpretazioni originali della tecnica dell’Appassimento, come il Campofiorin.
Da oltre quarant’anni ha avviato un ambizioso progetto di valorizzazione di storiche tenute vitivinicole, collaborando con i Conti Serego Alighieri, discendenti del poeta Dante, proprietari della tenuta che in Valpolicella può vantare la più lunga storia e tradizione, con i Conti Bossi Fedrigotti, prestigiosa griffe trentina con vigneti in Rovereto e con Canevel, produttore di Spumanti di eccellenza in Valdobbiadene. Masi fonda la propria attività su valori sociali, etici e ambientali: le scelte ecosostenibili, ispirate alla filosofia MasiGreen, caratterizzano l’intera filiera in ogni sito produttivo del Gruppo.
Sostenibilità
La politica ambientale dell’azienda è oggi un asset strategico, sotto la guida di Anita Boscaini, responsabile sistema gestione ambiente e sicurezza, e Raffaele Boscaini, responsabile del Gruppo Tecnico Masi e direttore marketing. Le attente pratiche di conduzione in vigneto hanno portato alla certificazione biologica di numerosi vigneti e tenute aziendali sia nelle Venezie, in Valpolicella e a Valdobbiadene, che nei Poderi del Bello Ovile in Toscana e a Masi Tupungato in Argentina, vera e propria oasi di biodiversità nella regione di Mendoza.
Sostenibilità è la parola d’ordine che vige anche in appassimento e in cantina: le uve vengono fatte appassire su graticci di bambù, materiale ecosostenibile e lavabile che garantisce la sanità dei grappoli; in cantina sensori per illuminazione e climatizzazione evitano sprechi energetici e le acque residue vengono opportunamente depurate prima dello scarico. L’attenzione all’impatto ambientale dei materiali utilizzati per il packaging è da sempre una priorità: nel confezionamento e imballaggio Masi ha scelto il riciclo e la riduzione degli sprechi. Con il progetto Masi Wine Experience l’azienda ha aperto al pubblico le proprie sedi storiche e altri esclusivi luoghi di accoglienza, proponendo attività di visite e degustazione, wine shop, ristorazione, eventi e foresteria.
Questo progetto di enoturismo, tra i più importanti a livello internazionale, conta ben otto location, includendo storiche tenute vitivinicole in Valpolicella, sul Lago di Garda, nel cuore del Prosecco a Valdobbiadene e a Mendoza in Argentina ed anche Wine Bar e Ristoranti monomarca sul Lago di Garda, sulle Dolomiti bellunesi con un locale esclusivo a Cortina d’Ampezzo e in Svizzera con un raffinato ristorante a Zurigo. Sta per essere inaugurato anche il nuovo concept Wine Bar a Monaco di Baviera, presso Campari House, nella centralissima Maximilianstrasse. Masi, anche attraverso la sua Fondazione, è ambasciatrice dei valori veneti e della cultura delle Venezie nel mondo ed è presente con i suoi vini in quasi 140 Paesi. Tra le aziende italiane più significative per fatturato, presenza internazionale e riconoscibilità di brand, è il primo marchio di vini di qualità a quotarsi alla Borsa italiana.
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