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L’Otreval, il Valdobbiadene DOCG zero zuccheri La Tordera

Per veri intenditori amanti del palato secco

La Tordera

La Tordera nasce nelle colline di Valdobbiadene, nella zona chiamata Cartizze. Da oltre un secolo la famiglia Vettoretti trasforma le uve di questi territori in eleganti vini. Il percorso intrapreso dall’azienda si identifica con “Natural Balance” e mira a raggiungere il traguardo di una viticoltura sempre più green con vini dal basso contenuto di solfiti. L’azienda è certificata Casa Clima Wine. La certificazione CasaClima Wine ottenuta nel 2018, ha rafforzato la dedizione di La Tordera verso una cantina sempre più eco-sostenibile e all’avanguardia, permettendo così di lavorare nel completo rispetto di una qualità ecologica nella compatibilità ambientale dell’edificio, nella scelta degli imballaggi, nel consumo di energia e acqua, nella produzione dei vini. L’attenzione si sofferma molto anche nella qualità socio-culturale ed economica.

OTreval

OTreval Valdobbiadene DOCG Rive di Guia Extra Brut è una perfetta sintesi di piacevolezza ed equilibrio, il primo Valdobbiadene Zero Zuccheri de La Tordera, prodotto solo con le migliori uve Glera e Verdiso. È il risultato della cura e dell’amore che vengono riservati ai nostri vitigni. Pietro Vettoretti, padre di  Gabriella, Renato e Paolo che insieme oggi conducono l’azienda, riserva particolari attenzioni a questo vitigno storico, prelevando egli stesso le gemme delle migliori viti per preservare la continuità, trasmettere l’essenza e l’eleganza del frutto della terra e l’impegno del lavoro degli uomini che si dedicano con passione a queste vigne uniche. Non è il “tipico” Prosecco Superiore, bensì un vino che si esprime per la sua unicità. Questo vigneto è il più alto rispetto a quelli della proprietà della cantina, 300 m. s.l.m., e l’equilibrio delle uve e la freschezza spiccata devono ringraziare il terreno caratteristico della zona, ripido e scosceso, e l’elevata escursione termica. L’OTreval passa a 0 zuccheri grazie al metodo Charmat lungo con cui vinee prodotto. Nei quattro mesi di sosta i lieviti naturalmente mangiano tutti gli zuccheri dando un prodotto davvero interessante.

È un vino giallo paglierino tenue con riflessi verdi, non contiene zuccheri alla fine della sua lavorazione, è asciutto e presenta un perlage molto fine, costante e persistente. Il profumo è molto complesso per quantità e qualità di sensazioni olfattive e il risultato assomiglia al frutto Nashi, originario dell’Asia centro-occidentale con caratteristiche tra la mela e la pera, sino ad una delicata nota minerale. Il sapore intenso e una piacevole freschezza acida, lo rendono ottimo con il pesce e in particolare con ricette semplici che ne esaltano il sapore.

La continua ricerca della qualità

La ricerca di innovazione e qualità del prodotto La Tordera non si ferma mai e in linea con la mission Natural Balance, uno degli impegni più sentiti è la riduzione dei solfiti e al fine di rendere chiaro questo obiettivo, in ogni retro etichetta Otreval viene riportato l’ammontare esatto di anidride solforosa aggiunta rispetto ai limiti consentiti dalla legge. I solfiti da un lato sono necessari per la conservazione del prodotto. Sono infatti dei composti utilizzati nella pratica enologica come additivi e l’impiego di queste sostanze chimiche è dovuto al fatto che, durante la fase di fermentazione, la piccola quantità di anidride solforosa prodotta in modo naturale non è sufficiente a proteggere il vino. Dall’altro lato il loro abuso può provocare conseguenze per l’organismo umano, come la fastidiosa emicrania o allergie.

La Tordera punta ad un prodotto più naturale possibile anche per preservare la salute dei suoi clienti e rendere piacevole l’esperienza legata al suo consumo e proprio con questo intento utilizza la minor quantità possibile di solfiti assicurando un vino di assoluta qualità. La costante attenzione per la pulizia degli ambienti e la vicinanza dei vigneti con la sede aziendale in modo da garantire un breve intervallo di tempo tra la raccolta e la lavorazione dell’uva al momento della vendemmia, contribuiscono in maniera positiva all’intento di diminuire la presenza di solfiti.

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