Simbolo dell’eccellenza enologica umbra, Lungarotti ha scritto la storia del vino in Italia e nel mondo. L’azienda oggi conta in tutto 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha, certificata VIVA dal 2018) e quella di Montefalco (20 ha, a conduzione biologica dal 2010) dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità. Se cercate un approfondimento potete leggere l’articolo “LUNGAROTTI: UNA STORIA DI FAMIGLIA“.
La Tenuta di Montefalco
Nata nel 2000, quando la famiglia Lungarotti decise di acquistare 20 ettari a Montefalco, questa seconda importante realtà dell’universo Lungarotti ha un’anima bio. L’attenzione all’ambiente che già contraddistingue le attività di Torgiano – dove si produce energia rinnovabile dai pannelli fotovoltaici sul tetto della cantina e dagli scarti della potatura invernale – qui si traduce nella scelta di realizzare vini biologici certificati dal 2014. Come ìlbio – Umbria IGT, il Montefalco Rosso DOC, il Montefalco Sagrantino DOCG, il Sagrantino Passito DOCG e la Grappa di Sagrantino Riserva.
Il Sagrantino, un vitigno da “domare”
Il Sagrantino è un antico vitigno autoctono che per secoli è stato utilizzato come vino per la messa. Veniva coltivato, infatti, negli orti di tutti i monasteri e conventi le cui alte mura di cinta ebbero la funzione strategica di proteggere le viti dalla fillossera, malattia che all’inizio del XIX sec. distrusse i vigneti di tutta Europa. Dalle viti così salvate fu possibile prendere le gemme per reimpiantare i vigneti distrutti. Il Sagrantino è uno dei vitigni più ricchi in assoluto di polifenoli e pertanto richiede molta attenzione in vigna per mantenere un equilibrio vegeto-produttivo che determini una buona maturazione delle uve, essenziale per produrre un vino equilibrato.
“Il Sagrantino di Montefalco – spiega Chiara Lungarotti, Amministratore Delegato dell’azienda di famiglia – è un vitigno che va “domato” con una corretta pratica viticola perché il vino risulti armonico ed equilibrato. Fino a qualche tempo fa era sinonimo di vini robusti, potenti, impegnativi: quelli che alla fine restano nel bicchiere. Oggi invece, quasi tutti i produttori della zona hanno intrapreso la strada della finezza e dell’eleganza per creare vini molto piacevoli da bere. E anche noi ci siamo mossi in questa direzione”.
La cantina
La cantina di Montefalco è completamente sotterranea e ciò consente di sfruttare la forza gravità nel processo di riempimento dei tini e di poter contare sul controllo naturale della temperatura. Si tratta della parte ipogea di una villa dalle eleganti architetture, circondata dai vigneti, che domina la valle a 360° e ospita, nel grande Salone delle feste, eventi e wine wedding.
Presso la tenuta di Montefalco si organizzano wine tour con degustazione dei vini biologici: un’esperienza coinvolgente che inizia tra i vigneti e prosegue negli ambienti dove si compie il processo di vinificazione, grazie anche all’ausilio di moderne tecnologie, ma anche all’uso di botti e barriques, per giungere alla zona dove i vini proseguono l’affinamento in bottiglia. Un percorso affascinante che conduce il visitatore nel cuore pulsante della cantina, offrendogli l’opportunità unica di comprendere tutte le fasi della produzione e di degustare una selezione di etichette che raccontano la passione, l’impegno e la dedizione della famiglia Lungarotti.
La sostenibilità: un impegno concreto
Tra i pilastri della filosofia produttiva di Lungarotti c’è da sempre la ricerca della massima qualità, adottando buone pratiche nel rispetto dell’ambiente. Dal 2018, i 230 ettari della Tenuta di Torgiano sono, infatti, certificati VIVA (programma del Ministero della Transizione Ecologica che attesta la sostenibilità della filiera vitivinicola attraverso l’analisi di quattro indicatori: aria, acqua, vigneto e territorio), mentre i 20 ettari della Tenuta di Montefalco sono coltivati a biologico già dal 2010 e certificati dal 2014.
Nelle tenute Lungarotti la sostenibilità caratterizza tutto il processo produttivo. A partire dai vigneti dove sono state installate le capannine meteo per analizzare l’andamento climatico, dove si attua il controllo meccanico delle erbe infestanti, una gestione intelligente delle risorse idriche, la concimazione organica e la confusione sessuale. In più Lungarotti, oltre a produrre biomasse con gli scarti della potatura, ha aderito al progetto Meteowine che introduce metodologie innovative per la previsione e verifica delle condizioni meteorologiche. Infine, nella primavera del 2018, è stato installato un impianto fotovoltaico sulla copertura degli edifici aziendali di circa 1.320 mq che copre il 40% dei fabbisogni di energia elettrica.
Visite e degustazioni presso la cantina di Montefalco su prenotazione: + 39 331 3098994 – 0742378868 o via mail montefalco@lungarotti.it
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