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LANGUEDOC E PROVENZA: LE VIGNE TRA MARE E MONTI

Languedoc e Provenza sono due regioni simili per tradizione e conformazione geografica, entrambe abbracciate dal mare e dalle montagne, godono di una tradizione vinicola millenaria. La storia del vigneto in Languedoc iniziò con i Greci, che introdussero la vite nel V secolo a.C, la Provenza rivendica invece il primato come prima regione di Francia in cui l’amata pianta fu introdotta, grazie ai Focesi che con la fondazione di Marsiglia 2600 anni fa iniziarono la coltivazione della vite.

Languedoc

Questa zona vinicola è la più estesa del mondo, si estende lungo il Mediterraneo dal delta del Rodano fino ai piedi dei Pirenei. La vastità di questo territorio comporta inevitabilmente un’ampia varietà di terroir, ognuno con il proprio suolo, clima e vigneto. È facile immaginare come vi siano molte differenze e contrasti tra l’asprezza delle pendici dei Pirenei e la dolcezza delle rive del Mediterraneo. Nei 40.000 ettari che ospitano le 23 AOC della Languedoc, nessun vino assomiglia a un altro. Il Mediterraneo, sin dai tempi antichi, influenza il clima e la crescita: inverni miti, estati calde e secche, i profumi della macchia mediterranea e gli spruzzi del mare trasportati dai venti. Tra le AOC della Languedoc vogliamo parlavi della AOC Limoux, la denominazione più antica di questa regione.

Una ventina di chilometri a sud di Carcassonne, i vigneti di Limoux si trovano al crocevia di diverse influenze. Essendo un avamposto della regione vinicola della Languedoc, sulla rotta per i Pirenei, il loro clima mediterraneo è moderato non solo dall’altitudine, le viti salgono a livelli da 100 a 450 metri sul livello del mare, ma anche dalle brezze oceaniche. Questa miscela di influenze conferisce un’impronta unica al vigneto di 7.800 ettari di Limoux. Le viti beneficiano sia del tipico sole della Languedoc che delle piogge perfettamente distribuite durante tutto l’anno. La campagna di Limoux è verdeggiante e i suoi vigneti si mescolano con i boschi e le foreste.

Abbiamo selezionato per voi la “Blanquette de Limoux”, La Blanquette segue sempre il metodo classico con un invecchiamento di almeno 18 mesi sui lieviti. Si presenta di un colore sabbia chiaro con riflessi argentei. Al naso è dominato dagli aromi di frutta, pesca e pompelmo rosa. Mentre in bocca risulta molto rotondo e fruttato, troviamo gli aromi di frutta bianca.

Il nostro consiglio:

Provenza

Il Mediterraneo e le Alpi. Tra queste due meraviglie della natura, ce n’è una terza, questa volta artificiale: la vigna provenzale. I suoi vigneti abbaglianti e assolati si estendono per 200 chilometri. Il paesaggio provenzale è di una bellezza unica e la topografia è indimenticabile. Mentre le parti ovest e nord della regione vinicola poggiano su un letto calcareo scolpito dall’erosione, nella zona orientale, di fronte al mare, si trovano i cristallini massicci del Maures e del Tanneron. I paesaggi sono costituiti da colline e piccole montagne dalle curve dolci, ricoperte di arbusti e boschi. Proseguendo verso est, tra Saint-Tropez e Cannes, questo gruppo cristallino è costellato di striature eruttive con rocce sorprendenti come il porfido colorato del massiccio vulcanico dell’Esterel.

Il clima mediterraneo è ideale: soleggiato, secco e caldo. Le viti ricevono circa 2.800 ore di sole all’anno. I venti sono parte integrante del clima della regione. Il più violento e noto di questi è il Maestrale. È particolarmente secco, raffredda i vigneti e, soprattutto, li protegge dai malesseri legati all’umidità. Quando si parla di Provenza non si può non fare riferimento ai vini rosati, vero cavallo di battaglia di questa regione. Vini a cui non sempre è stato dato il giusto riconoscimento, ma che nell’ultimo decennio hanno raccolto sempre più il gradimento dei consumatori. A darne conferma le esportazioni di vini della Provenza che sono aumentante del 500% nell’arco di 15 anni.

Vi consigliamo:

Château La Galiniere si trova su un’altura tra i 230 e i 257 metri. I vigneti si estendono su 40 ettari e dal 2014 la tenuta è certificata biologica. Ciò significa che vengono utilizzati solo prodotti di origine naturale ed è vietato l’uso di pesticidi.

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