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James Suckling: l’uomo dietro la classifica dei migliori vini 2023

Chi lavora nel mondo del vino conosce sicuramente James Suckling, ma se il vostro amore per il vino non vi rende dei professionisti, in quest’articolo cerchiamo di raccontare di più di uno dei più influenti critici enologici al mondo e della sua classifica dei migliori vini.  

Contenuti:

Chi è James Suckling 

Californiano, classe 1958, James Suckling è uno dei personaggi di maggiore spicco dell’enologia mondiale: che siate d’accordo con lui o no, le sue classifiche possono influenzare il mercato e far schizzare il prezzo dei vini che lui e il suo staff inseriscono nella lista dei migliori vini dell’anno.  

James Suckling, uno dei più influenti critici enologici al mondo.

La sua fama deriva da una lunga carriera all’interno della redazione del prestigioso Wine Spectator (altro punto di riferimento per tutti i professionisti del vino). Vi lavora dall’81 fino a diventare responsabile della sezione europea, che vuol dire viaggiare alla scoperta delle grandi aree di vinificazione del vecchio continente. Nasce la sua passione per l’Italia e la Francia e affina il suo expertise raccontando a tutto il mondo i migliori vini e le più grandi cantine.   

Nel 2010, con una reputazione forte alle spalle, lascia Wine Spectator e fonda il suo sito, dove pubblica recensioni e informazioni sui vini da tutto il mondo, oltre alla famosissima classifica annuale dei migliori vini.  

Come avviene la degustazione  

Ovviamente James Suckling non degusta in solitaria tutti i vini che vengono proposti o selezionati. Infatti, si avvale di un team di degustazione composto da 22 persone che viaggiano tutto l’anno nelle maggiori aree di produzione (Italia, Francia, Australi, Nuova Zelanda, Californi, Cile e Argentina), poiché la degustazione non avviene alla cieca, ma direttamente sul posto per poi riportare le proprie note di degustazione.  

Il numero dei vini assaggiati è impressionante: supera le 30 mila unità e per finire sulla sua lista dei migliori devono scatenare un’emozione unica e permanere sul palato con un retrogusto persistente e piacevole.  

Come interpretare i punteggi 

La classifica si basa una scala di 100 punti ma, attenzione, solo i vini sopra l’88 sono acquistabili secondo James Suckling.  

  • da 95 a 100 punti: il vino è superlativo, un MUST BUY! 
  • da 90 a 94 punti: il vino è eccezionale, OUTSTANDING 
  • 88-89 punti: un vino non eccezionale, ma acquistabile. 
  • pari o inferiore a 87: meglio lasciar perdere.  

Su xtraWine trovare tutti i vini che sono stati premiati con più di 90 punti.

Classifica 2023 dei migliori vini secondo James Suckling 

L’ultima classifica pubblicata è relativa allo scorso anno e raccoglie davvero il meglio che si possa trovare sul mercato. Per stilarla sono state bevute 39 mila bottiglie da James Suckling e dal suo team ma a spiccare in assoluto è stata questa bottiglia di Champagne: Laurent-Perrier Champagne Grand Siècle Grande Cuvée N.26. A renderla eccezionale è la miscela di annate perfettamente armonizzata di 65% 2012, 25% 2008 e 10% 2007. Il 2012 conferisce al Grand Siècle Cuvée N.26 il suo equilibrio e la sua forma, con un frutto sottile e luminoso, mentre il 2008 gli conferisce una profondità verticale e un’energia concentrata con una sottile tensione fenolica che incornicia magnificamente il vino. Infine, il tocco del 2007 offre più vivacità e vivacità. 

Classifica James Suckling - top 5 migliori vini con il vincitore Laurent-Perrier Champagne Grand Siècle Grande Cuvée N.26

La Francia, e in particolare i suoi Bordeaux, la fanno da padroni nella top 100, seguiti dall’Italia. Particolarmente consigliati sono i Brunelli dell’annata 2019 in uscita quest’anno e il Damilano Barolo Cannubi, campione di premi da anni. 

Spagna e Cile si piazzano subito dietro, con una cresce qualità per il paese sudamericano e un anche un prezze sempre più alto per i vini iberici, che sono spesso espressione di produzioni molto limitate, come nel caso del secondo classificato: El Enemigo Cabernet Franc Gualtallary Gran Enemigo Single Vineyard 2019. 

Nella classifica pesa la mancanza dei vini della Napa Valley, i cui vigneti sono stati colpiti da devastanti incendi del 2020. Tuttavia, gli USA sono rappresentati dai vini della costa centrale della California.  

Finiamo la nostra analisi, sottolineando la presenza del primo vino cinese nella top 100: un avvenimento che aprirà la strada molte grandi scoperte degustative.

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