Molti siti di vino e appassionati di enologia stanno discutendo da mesi sull’introduzione in Italia del sistema Coravin, vale a dire una tecnologia rivoluzionaria che permette di conservare il vino e di versarlo senza stappare la bottiglia.
Ma in che cosa consiste il sistema Coravin nel dettaglio? Cerchiamo di scoprirlo assieme, analizzando nel dettaglio questa tecnica innovativa.
Un sistema progettato in America
Il sistema Coravin si avvale di una tecnologia che consente di versare il vino mantenendo il tappo all’interno della bottiglia. Ciò avviene per mezzo di un ago, il quale penetra il sughero e permette la fuoriuscita del liquido; inoltre inietta nella bottiglia di piccole quantità di Argon, un gas inerte che riempie il vuoto lasciato dal vino e permette alla bottiglia un perfetto stato di conservazione.
Il sistema Coravin nasce da un esperimento di un ingegnere americano, Greg Lambrecht, il quale ha ideato questa tecnologia che, nelle dimensioni, somiglia molto a un normale cavatappi. L’idea di iniettare gas inerte nasce in virtù del fatto che l’ossidazione che il vino subisce una volta stappato, viene inibita proprio dalla presenza dell’Argon, il quale impedisce all’ossigeno di intaccare le caratteristiche del vino dentro la bottiglia, favorendone la conservazione ottimale.
Stappare il vino senza stapparlo
Il sistema Coravin quindi si avvale di un minuscolo ago che, passando attraverso il tappo, permette a quest’ultimo di continuare a svolgere la sua funzione conservatrice e antiossidante. In più, stando a quanto riportano i critici, il processo di invecchiamento del vino, qualunque esso sia, con il sistema Coravin potrà continuare all’interno della bottiglia, in modo tale da poter gustare anno dopo anno un vino qualitativamente migliore.
Essendo poi il tappo costituito da sughero, la sua elasticità peculiare consentirà all’ago di penetrare facilmente e di non danneggiare in alcun modo la struttura, affinché esso continui a turare in modo eccellente la bottiglia senza danni.
Con questo innovativo sistema di mescita, le degustazioni organizzate, i bar, le enoteche, ma anche i semplici appassionati di vino, possono godere in qualunque momento delle migliori etichette e in qualunque quantità: infatti spesso le richieste di un singolo cliente, specie su bottiglie di prestigio, possono richiedere di stappare una bottiglia intera che non verrà consumata del tutto, il che significa uno spreco in termini di denaro e di qualità.
In questo modo, si potrà perciò ovviare al degrado del vino e alle quantità da servire ai clienti stessi in un’unica soluzione.
Alcuni problemi prontamente risolti
Stando a quanto affermano alcuni esperti, non è però tutto oro quello che luccica da oltreoceano: infatti alcune bottiglie sarebbero esplose proprio a causa del gas iniettato dal sistema Coravin, forse per la presenza nelle bottiglie stesse piccole incrinature, o per un vetro non spesso a sufficienza da sopportare la pressione di un gas.
Per ovviare a questo tipo di problema, è stata aggiunta una guaina protettiva in neoprene che avvolge la superficie esterna del vetro, in modo tale da fasciarla mentre il gas viene iniettato attraverso il tappo.
Inoltre la casa produttrice sconsiglia di impiegare il sistema Coravin nelle bottiglie con forma irregolare, e di verificare sempre le condizioni del vetro prima di applicare tale tecnologia, al fine di evitare rischio di incidenti anche gravi.