Oggi xtraWine vi propone un classico della cucina internazionale. Un finger food dal gusto inglese, ma che prepariamo con ingredienti italiani. Anche di questa ricetta ne esistono svariate varianti, ma è un classico gustoso e sfizioso che non passa mai di moda. Ready?
Ingredienti:
- 200 g di farina di riso
- 150 g di acqua frizzante o di birra doppio malto
- 1 tuorlo
- 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
- 500 g di merluzzo/pangasio fresco
- 500 g di patate gialle
- olio di semi per friggere q.b.
- sale q.b.
Preparazione:
- Per prima cosa preparate la pastella per friggere il merluzzo: in una ciotola versate la farina di riso, il bicarbonato di sodio, il tuorlo e versate il liquido.
- Con una frusta di metallo sbattete tutti gli ingredienti, finché il composto non risulterà uniforme.
- Coprite con la pellicola trasparente alimentare e riponete la pastella in frigorifero per almeno 30 minuti.
- In una pentola capiente mettete a scaldare l’olio di semi fino a che non raggiunge la temperatura di 170 °C.
- Assicuratevi che il merluzzo non abbia alcuna spina, quindi tagliatelo a bocconcini e mettetelo da parte.
- Pulite e pelate le patate, quindi tagliatele a fiammiferi, quindi immergetele in acqua fredda. Quando avrete fritto il pesce, scolatele e tamponatele con della carta assorbente.
- Togliete dal frigorifero la pastella, quindi immergete i bocconcini di merluzzo nella pastella.
- Friggete i bocconcini, pochi alla volta, per non far scendere troppo la temperatura.
- Una volta terminata la frittura del merluzzo, mettete il merluzzo fritto sulla carta assorbente, quindi friggete le patate.
- Una volta terminata la frittura, salate sia il merluzzo che le patatine fritte, quindi portate a tavola.
Qual è il vino in abbinamento?
Un vino che si presta per l’abbinamento è un Franciacorta DOCG dosaggio zero, che pulisce e sgrassa il palato, lasciando in bocca una scia agrumata, perfetto per fritti di pesce e tempura.
Amo la buona cucina e le tradizioni enogastronomiche italiane, per me vino e dessert non sono solo un contorno ma la parte più interessante del buon vivere.