Nel cuore del Chianti Classico, incastonata tra le colline di Castelnuovo Berardenga, si erge Fattoria di Valiano. La tenuta, acquisita dalla famiglia Piccini nel 1995, vanta una lunga e gloriosa storia che risale ai tempi dei Romani. A quell’epoca, infatti, queste terre furono assegnate ad un abile condottiero, come ricompensa per il valore mostrato sul campo di battaglia. Se cercate un approfondimento potete leggere l’articolo “PICCINI 1882: LA FAMIGLIA ITALIANA DEL VINO“.
Nel corso dei secoli, la tenuta di Valiano è stata la dimora di illustri proprietari, tra i quali spicca il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Da oltre vent’anni, il timone è passato nelle mani della famiglia Piccini, che a Valiano ha trovato le sue radici: “Valiano è la casa della nostra famiglia – racconta Mario Piccini – la nostra eredità. Valiano è il sogno che inseguo da quando ero giovane. Certo, giovane abbastanza da poter bere alle nostre cene di famiglia”.
Un vitigno, un territorio: la filosofia di Valiano
La tenuta abbraccia una superficie totale di 230 ettari, di cui 75 a vigneto, che godono di un’ottimale esposizione sud-ovest. Il suolo e l’altitudine completano uno scenario ideale in cui la vite cresce rigogliosa. I vigneti, tutti a conduzione biologica, sono costantemente ispezionati dall’occhio vigile di Pasquale Presutto, l’enologo di casa Valiano, che cura ogni ettaro di terra con scrupolo e metodo. Sotto questa bandiera, Pasquale sta guidando una piccola rivoluzione nella tenuta, col tentativo di monitorare con cura le vigne.
La sua filosofia sposa quella della famiglia Piccini: garantire la salute dell’ambiente circostante per produrre vini di classe. È un lavoro paziente, in continuo dialogo tra l’introduzione di tecniche innovative e il rispetto per i ritmi della natura che governano l’ecosistema del vigneto. Solo osservando questo delicato equilibrio, possono nascere vini sopraffini. Difatti, lo spirito che anima la tenuta è riassunto nel binomio: “un vitigno – un territorio”, che permette di esaltare l’espressività delle uve e il loro legame con la terra d’origine.
Il re indiscusso di queste colline è ovviamente il Sangiovese, che assieme al Cabernet Sauvignon, al Cabernet Franc e al Merlot concorre a creare i prelibati vini della tenuta. La vendemmia non risponde a schemi precisi e inviolabili, ma asseconda la volontà di Madre Natura, che ad ogni annata lancia una nuova sfida. A cavallo tra settembre e ottobre, ogni grappolo viene colto a mano separatamente e, in base alla posizione e al vitigno di appartenenza, accuratamente selezionato.
La selezione è una delle fasi cruciali e più delicate di questo processo, che si estende fino all’ingresso delle uve al tavolo di cernita, nelle cantine. Soltanto i grappoli migliori possono ricevere l’onore di essere diraspati e, quindi, ricevere una delicata pigiatura.
La sublimazione del Chianti Classico: la selezione di Valiano
La prestigiosa collezione di Valiano propone sette distinte etichette, che reinterpretano le squisite peculiarità del territorio, con una speciale devozione verso il Chianti Classico.
Emblema di questa dedizione è il sublime “6.38 Chianti Classico Gran Selezione”, che prende il nome dall’estensione del suo vigneto d’origine, a rimarcare lo stretto vincolo con la sua terra d’appartenenza.
Elegante blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, questo vino accarezza l’olfatto con la sua delicata danza di spezie piccanti, frutti di bosco, scorza di zenzero e arancio. La vigorosa trama tannica anima il palato, rinfrescato da una deliziosa nota sapida. Preziosi sapori speziati e di legno tostato solleticano le papille gustative, ammaliate dal finale denso e preciso di pepe nero, cacao amaro e liquirizia.
Valiano, inoltre, è stato il banco di prova prescelto dalla famiglia Piccini per sperimentare una più sofisticata zonazione di precisione. Il progetto, promosso dai produttori di Chianti Classico di Castelnuovo Berardenga, mira al perfezionamento di un metodo più attendibile per la valutazione del territorio. Avvalendoci di indagini più accurate e di una vinificazione controllata è stato possibile identificare le aree a maggiore vocazione che esaltano al meglio le caratteristiche del Sangiovese.
Seguendo queste direttrici, abbiamo creato due distinte etichette, prodotte con Sangiovese in purezza, che declinano al meglio ogni sfumatura di questo meraviglioso vitigno: Poggio Teo Riserva e San Lazzaro Gran Selezione.
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