Il nome sputacchiera lascia intuire il nobile scopo dell’oggetto in sè ma probabilmente i nuovi appassionati di vino non hanno mai avuto la fortuna di vederla in prima persona. Scopriamo di più su un oggetto che da fine ‘800 apre dibattiti tra esperti ed amatori di vino e dintorni.
Storia della Sputacchiera: dalle origini ad oggi
La sputacchiera (Crachoir alla francese o Spittoon all’inglese) si diffuse in molti ambienti pubblici a partire dalla metà dell’800. L’oggetto in sè non è altro che un recipiente di modeste dimensioni che venne inserito nei luoghi di aggregazioni più o meno alla moda per una ragione di igiene e decoro. Difatti con la diffusione del tabacco da fiuto e masticazione in Europa e negli Stati Uniti si doveva far fronte ad una nuova forma di rifiuto. Spesso ultimata la sessione il rifiuto veniva sputato per strada, o peggio sui pavimenti, per questo l’introduzione della sputacchiera fu un progresso in termini di civiltà e di igiene pubblico.
Dopo quasi 50 anni di massima diffusione tra alberghi, bar, fiere, banche, tribunali e stazioni la spittoon ha fatto il suo tempo. Dal secondo dopoguerra quasi tutte le sputacchiere sono state rimosse un pò per la paura fossero veicolo di malattie contagiose, un pò per la diffusione delle sigarette al posto del tabacco da masticare.
Perchè fare un articolo nel 2019 sulle sputacchiere? Oggi la sputacchiera fa capolino solo in un tipo di occasioni: le degustazioni di vino.
Sputacchiera e vino: scempio o necessità?
Oggi il dibattito sulla sputacchiera è quanto mai acceso.
La sputacchiera permette al sommelier (o all’appassionato meno abituato) di degustare decine di calici senza perdere la lucidità necessaria al giudizio e alla conservazione della patente. Per quanto nobile lo scopo del recipiente, trova comunque una fazione di contrari.
La sputacchiera nel nome come nella pratica è ritenuta poco elegante e una forma di maleducazione nei confronti dei convitati quanto del prodotto che viene rigettato. Si levano piccati commenti tipo “il vino non è collutorio” e via di seguito.
In xtraWine non siamo riusciti a prendere una posizione unanime: la sputacchiera crea qualche imbarazzo e la deglutizione permette sicuramente una degustazione più completa… ma questo può essere paragonato con la possibilità di provare più prodotti senza il patema dell’ebbrezza?
Voi cosa ne pensate?