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Cosa sono le cantine sociali?

Il settore vinicolo è alquanto complesso, e a volte il semplice appassionato di vino non sa cosa c’è dietro per poter produrre una buona bottiglia di vino. Spesso il prezzo finale di un buon prodotto di qualità  subisce delle variazioni, come un aumento di prezzo ma che non va direttamente nelle tasche del produttore.

Soprattutto negli ultimi anni a questa parte, tale settore ha subito un periodo di forte crisi e per mantenere intatte le tradizioni, il ciclo di produzione, molti addetti ai lavori hanno dovuto cambiare tecniche e sviluppare nuovi percorsi.

Un’azienda vinicola può essere condotta dalla famiglia, gestita dai singoli proprietari fino ad arrivare alle cooperative. Il singolo produttore per esempio, può organizzare il lavoro in modo completamente autonomo, scegliendo il personale i macchinari e procedere alla produzione del vino.

Qualcun altro invece cerca di mettere su un’azienda vinicola a conduzione familiare che punta alla qualità del prodotto e ad un target di clienti, mentre per quanto concerne la terza soluzione, è una delle opzioni che ultimamente sta prendendo sempre più piede soprattutto nel nostro Bel Paese. Ebbene si, la cooperativa o cantine sociali sono una soluzione che si rivela davvero efficace e sono una delle alternative più in voga in questi ultimi anni.

Ma come funziona una cantina sociale?

In linea di massima, e giusto per rendere l’idea, la cantina sociale funziona come una cooperativa vera e propria, ovvero: condivisione del lavoro e divisione degli utili. Più specificatamente e in questo caso, si tratta di un gruppo di soci, per lo più produttori, che hanno scelto di unire le risorse e tutti i loro mezzi per ridurre le spese di produzione del vino.

Per poter entrare a far parte di una delle cantine sociali occorre in primis farne richiesta e attendere l’approvazione. Ogni cantina ha un proprio statuto e regolamento, quindi, una volta entrati bisognerà rispettare ogni singola norma imposta dall’amministratore.

Una volta divenuti soci, la prima cosa da fare è portare in cantina l’uva acquistata o nel caso del vitivinicoltore, portare in sede l’uva personalmente coltivata. Metterla a disposizione per tutti i membri per poter essere in un secondo momento vinificata.

Questo avviene in periodi precisi dell’anno. Una volta che le uve di tutti i membri sono state depositate bisogna passare alla fase di lavorazione vera e propria. Nella cantina sociale la vinificazione viene fatta lavorando le uve di tutti i produttori. Erroneamente a quanti molti possono pensare, ogni produttore non penserà a vinificare la propria uva ma quella che c’è a disposizione in quel determinato momento.

Il processo avverrà su tutte quante le uve raggruppate e si procederà ad imbottigliare il prodotto per poi destinarlo alla vendita. Infatti la domanda che nasce spontanea è: come avviene il guadagno?

Cantine sociali: il guadagno

Per poter ottenere l’utile dalla vendita della bottiglia di vino, diverse sono le variabili che si prendono in considerazione. In linea di massima possiamo affermare tuttavia che per poter ottenere l’utile dalla vendita bisogna dividere per il numero dei membri il ricavato della vendita dei litri di vino prodotti. 

Naturalmente la divisione sarà effettuata sulla base della quantità di uva portata da ogni singolo produttore.

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